venerdì 31 luglio 2009

Santal 5 colori "potere della frutta"?




Avevo già parlato di questo prodotto sopratutto del fatto che era stato indicato e presentato come il miglior prodotto innovativo italiano 2008 alla fiera Sial a Parigi, ma io d' innovativo io non ho visto nulla. Ora nella guerra dei succhi di frutta estivi, guerra di frutta, ma di quale frutta si parla non mi è molto chiaro, mi è capitato di vedere lo spot I 5 colori della frutta Santal La creatività si basa su una metafora visiva forte e diretta dove i frutti come arancia, papaia, prugna, esplodono letteralmente e si trasformano in spruzzi di succo .

Lo spot chiude sul cartello finale con il nuovo claim: “Santàl. Potere alla frutta". Però se posso permettermi tutto questo potere della frutta in etichetta non c'è, tanto che il maggior ingrediente in confezione è acqua!

Tanto che nel sito parlano di esempio "Santal Giallo: Albicocca, Mango, Papaia, Arancia E’ una combinazione unica e bilanciata di frutti gialli rinforzata con vitamina C, beta carotene e licopene".
Se basta il potere della frutta che bisogno c'è di rinforzarlo cioè di aggiungere vitamina C, beta carotene e licopene al prodotto? Una comunicazione confusa ma sopratutto mi sembra poco coerente con il prodotto.

giovedì 30 luglio 2009

Obesità dalla malattia al business fino allo show al via il gastroreality

Intorno all'anno 2000 l'obesità veniva riconosciuta come una malattia e non più come sono un problema di tipo estetico, un passo avanti notevole. Questo riconoscimento di malattia non ha portato però ad una maggiore serietà d' attenzione del problema, è divenuto più un business sia per le aziende agroalimentari, aziende farmaceutiche, cliniche con centri di dimagrimento.

Qualche giorno fa è arrivata a più persone la email firmata da Edoardo Raspelli, noto critico enogastronomico della "La mela verde" , Venerdì 24 alle 11, all’ospedale Policlinico di Milano, pri­ma al padiglione Beretta Est e poi allo Zonda, il dottor Ezio Lattuada con i suoi colleghi inseriranno nel mio stomachino un palloncino ripieno di acqua blu che dovreb­be farmi dimagrire... Il tutto filmato dalle telecamere di Vi­deonews che per Canale 5 prepare­rà un reality che documenterà il dimagri­mento dall’intervento per Raspelli, il Gastro Reality». Il tutto ben documentato. Se l’operazione andrà bene pare che tutti i dipendenti Mediaset sopra i cento kg si sottoporranno al «trattamento ».

Ora non è per fare i critici ma mi chiedo se tutto questo non sia un po' troppo. Credo che questa vicenda non sia da buon esempio, una dieta ipocalorica equilibrata e varia di nutrienti insieme con dell'esercizio fisico è il modo più adatto per dimagrire, si va alla ricerca delle scorciatoie, tanto faccio un operazione e mi fanno dimagrire, non è così, un operazione comporta sempre un certo rischio, comprendo il problema ma fra tutti i metodi per perdere peso questo mi sembra come dire ultimo da utilizzare. Per dimagrire bisogna affidarsi primo a un medico, meglio un medico specialista in scienze dell'alimentazione (io personalmete diffido dei "nutrizionisti"), poi ci vuole anche tanta buona volontà e voglia di impegnarsi, non è facile ma bisogna imparare a correggere abitudini alimentari errate, la dieta ha il compito di educare ad avere un buon rapporto con il cibo. Mi spiace Edo ma non ti riesco a vedere magro e lontano dal cibo per molto.

Intanto il campo delle ricerca medico scientifica cerca delle relazione tra obesità e patologia familiare, cosi una ricerca dell'Università di Plymounth Gran bretagna, sostiene che.. l'obesità si trasmette da madre in figlia e da padre a figlio (tale padre tale figlio, tale madre tale figlia?), in virtù del fatto che i figli assumono come modello di comportamento i genitori anche nelle scelte alimentari. Uno studio ha verificato che il 41% dei casi ha la possibilità di sviluppare questa patologia su uno studio di 250 famiglie. Questa ricerca più che altro trova implicazione nella comunicazione, in quanto chi avrà genitori "robusti" svilupperà l'idea di diventare degli adulti obesi, la comunicazione più che ai bambini andrerre rivolta alla famiglia.

Vorrei sono che si parlasse di obesità di un problema di salute serio e si smettesse di ridicolizare la persona obesa come quelli che sono incapaci a controllare il proprio peso e le proprie emozioni, un gesto d'affetto, un gesto di comprensione e un offerta d'aiuto seria può essere più utile di uno show-reality.
PS : In genere non consiglio mai libri, ma faccio uno strappo proprio perchè ho visto che il problema coinvolge, consiglio di dare un occhiata al libro di Riccardo delle Grave "perdere peso senza perdere la testa", spero che possa essere d'aiuto!

domenica 26 luglio 2009

Tonno rosso, lo vogliamo salvare?

Foto dal sito www.greepeace.org
Suona il campanello d'allarme per il tonno rosso, considerata dal Wwf e Greenpeace una delle specie in pericolo d'estinzione nei prossimi anni. Io lo vedo in vendita nei banchi dei supermercati e delle pescherie tutti i giorni come uno dei pesci più cari e più ricercati. Fortunatamente alcune catene come Coop hanno rifiutato di vendere il tonno rosso. Ho visto che anche i blogger fanno la loro parte inserendo ricette su come cucinare il tonno rosso, in parte da gourmand lo comprendo, le carni del tonno sono delicate e gustose ma purtroppo possiamo salvare il tonno rosso e avere la possibilità di pescarlo in futuro, solo se riusciamo a fare diminuire la richiesta.

La sopravvivenza del tonno rosso si gioca sopratutto nel Mare Mediterraneo tra il periodo di maggio e giugno. I tonni sono una specie migratrice che vive tra i Caraibi, l'Oceano Atlantico e il Mare Mediterraneo, arrivano in primavera attorno alle isole Baleari, Sicilia, Sardegna, Malta, Cipro, per accoppiarsi, è questo il periodo di legalizzazione della pesca il 15 aprile e il 15 giugno, nello stesso tempo è il periodo in cui il pesce è meno sfuggente e si lascia impigliare nelle reti.

Nonostante sia stata emanate delle norme severe dall'Unione Europea, nonostante le quantità di pesce siano state fissate, nonostante le barche siano controllate a vista, la pesca soprattutto illegale prolifera, come si è visto dalle immagini della scorsa primavera il televisione su report su rai3

I stessi pescatori se ne sono accorti, l'eccessiva pesca degli ultimi anni ha fatto diminuire la quantità di pescato, se una volta si trovavano tonni da 700 kg oggi è già un successo trovare tonni da 350kg. Nel solo 2007 sono stati pescati 60.000 tonnellate di tonno (senza contare quelle illegali) sulle previste 30.000 e sulle consigliate dai scienziati di 15.000 per aiutare la specie a svilupparsi (+ 400%). Sempre più frequentemente il tonno rosso viene bandito dai ristoranti come a Montecarlo, molte catene di sushi bar e ristoranti hanno iniziato a proporre pesci locali o altre specie di pesci meno comuni ma altrettanto gustose.

Le soluzioni possibili sono
1) Diminuire la domanda
2) Diminuire la capacità di pesca
3) Il controllo del mercato giapponese del sushi
, il paese che assorbe più dell'80% dei tonni pescati nel mare Mediterraneo dove un tonno da 350 kg può essere venduto a 175.000 euro (l'equivalente di 280.000 franchi svizzeri)

Se il punto 2 e il punto 3, sono azioni governative e enti internazionali e farsene carico il punto 1 è di nostra responsabilità e possiamo aiutare il tonno rosso, attraverso il consumo di altre varietà di pesce, come il pesce azzurro, cosi come ho indicato nel recente post pesce sostenibile, la vogliamo dare una mano al tonno rosso?


Fonte: WWF, Greepeace, Lefigaro

venerdì 24 luglio 2009

Le vittime dei pesticidi si organizzano per fare riconoscere le malattie e sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni


E' nata recentemente in Europa (in Francia) un' associazione che mira a fare conoscere le malattie derivate dall'uso dei pesticidi, è la prima associazione di questo genere che nasce in Europa. Già qualche mese fa avevo parlato del rapporto che esite tra utilizzo dei pesticidi e il cancro, fornendo delle indicazioni su come lavare frutta e verdura, parlo di questo argomento non per spaventare i miei lettori ma per fare informazione. Questo movimento nasce dalla mancanza di un vuoto legislativo sull'uso dei pesticidi. L'associazione intende muoversi attivamente per stimolare le istituzioni come Unione Europea e gli Stati Nazionali per proporre Norme, Leggi, regolamenti per la salvaguardia della salute delle generazioni future, visto l'aumento dei casi di cancro.

Chi abita in campagna sicuramente avra visto ma sopratutto sentito spruzzare l'odore nauseabondo dei pesticidi, ma sopratutto il fatto che viene spruzzato con il vento, trascina nell'ambiente e nei campi adiacenti sostanze tossiche. I primi ad essere coinvolti sono stati proprio i contadini che praticano agricoltura intensiva, molti di loro si sono ammalati di Morbo di Parkinson, ma tuttavia diversi stati europei rifiutano di riconoscere la malattia come causa del lavoro.

Molti studi edipemiologici hanno dimostrato che esiste un rapporto tra l'utilizzo dei pesticidi e lo sviuppo di malattie come il cancro, come le malattie della riproduzione e le malattie neurodegenerative.
Tra le proposte dell'associazione:

1. Una regolamentazione dell'uso dei pesticidi, ridurre l'utilizzo e l'esposione agli esseri umani .

2. Istituire un registro delle malattie dovute all'utilizzo dei pesticidi

3. Ridurre l'esposizione delle nuove generazioni come vietare utilizzo dei pesticidi nelle città, nei luoghi più pericolosi per i bambini come parchi, campi gioco, giardini.

4. Creare delle zone cuscinetto tra le abitazioni e i campi coltivati.

5. Riconoscere la malattia sul lavoro agricolo ad esempio è stato dimostrato che gli agricoltori raddopiano il rischio di contrarre il morbo di parkinson su uno studio condotto dall'Ospedale Marie Curie.

Oltre il morbo di parkinson gli agricoltori esposti ai pesticidi hanno delle anomalie cromosomiche che favoriscono lo sviluppo di linfomi e cancro del sistema immunitario.
Info: Pesticides&cancer

mercoledì 15 luglio 2009

Acqua del rubinetto e cancro


All'inizio del mese di Luglio il Wwf, tramite un comitato composto da oncologi diretto dal Dr. David Servan-Schreiber suggerisce ai pazienti malati di cancro di non bere acqua del rubinetto se non si è certi della sua qualità.

Questa affermazione ha innescato come si può immaginare un mucchio di polemiche sia a livello medico scientifico che a livello politico in tutta Europa. Per dovere di cronaca bisogna precisare che non vi è uno studio epidemiologico sul ruolo d'acqua, come un fattore di aggravamento di cancro ma sappiamo che ci possono essere in acqua dei composti potenzialmente cancerogeni.

Uno studio condotto in Italia da ricercatori dell'Università di Napoli Federico II ha analizzato l'acqua potabile rivelanto la forte presenza di nitrati e residui di fertilizzanti chimici, dall'altra lato invece Altroconsumo ha evidenziato che in Italia, non ci sono problemi a bere l'acqua controllata del proprio acquedotto secondo un proprio studio su campioni prelevati in 50 città .

I limiti di legge per le acque destinate al consumo è la legge D.lgs 31/2001 e i valori fissati per i contaminanti sono universalmente riconosciuti come validi, Altroconsumo fa sapere che la presenza di solventi (tetracloroetilene e tricloroetilene) e di trialometani laddove la clorazione non è calibrata qualche volta si avvicinano ai limiti di legge ma null'altro. Visto i membri del comitato del wwf, persone di alto livello dubito fortemente di un favore alle aziende che commercializzano acqua minerale in bottiglia, quando piuttosto un invito ad un maggiore controllo di qualità sull'acqua, che spero che gli enti locali accolgano.

Dal mio punto di vista e come già trattato qualche anno fa rispondendo alle vostre domande, consiglio di informarsi sull'acqua nell'ufficio del proprio acquedotto, certo la qualità dell'acqua non è uguale dappertutto, non si può generalizzare tanto che molti blogger mi hanno segnalato la cattiva qualità dell'acqua potabile in alcuni comuni. Daltronde se disperdiamo nell'ambiente alcune sostanze è presumibile che poi ce lo ritroviamo nell'aria come nell'acqua, la soluzione non sta nell'acqua minerale in bottiglia ma in un ambiente più tutelato e in un acqua potabile più controllata.

Fonte news: wwf, altroconsumo, fonte immagine: dardel.info

sabato 11 luglio 2009

Stati Generali Expo 2015, Io Expo, Tu Expo, Egli Expo, Noi Expo, Voi Expo, Essi si prendono 15 miliardi di euro

Si terranno nei prossimi giorni 16-17 Luglio i cosiddetti Stati Generali dell’Expo 2015, devo dire che mai in nessun altra occasione questo termine è stato più "azzeccato", preso in prestito dalla rivoluzione francese e dal periodo napoleonico, figlio della “grandeur” che attualmente caratterizza la città di Milano.

Expo 2015 è stato fino ad adesso sostenuto da un abile ufficio di comunicazione “totale” che ha percepito ogni tipo di umore e di commento e lo ha dibattuto riga su riga, un gran lavoro di comunicazione, (addestrare a parlare la signora Moratti e l’avvicendarsi delle poltrone, che sembrava un pronto soccorso ospedaliero, non deve essere stato facile), ha sempre anticipato le critiche solo che ribatti oggi inventa domani, si rischiava di trovarsi di fronte alla percezione della bolla d’aria.

La ricerca di partecipazione. Dal momento che sono molto attenti e visti i risultati politici delle ultime elezioni. Hanno deciso di cambiare strategia, si sono accorti che da parte dei milanesi c'è un atteggiamento di negatività, che ha spinto l’organizzazione alla ricerca di consenso dell'evento, si sono detti "bisogna che credano che l’Expo è un progetto dei milanesi" ed è stato creato il progetto exponiti, il sito nato non per misurare il gradimento dell'Expo ma per generare artificosamente consenso attorno all'Expo, perchè come dalle foto del sito se faccio le statistiche intervistanto Stanca e la Moratti, difficilmente possono risultare negative ma sopratutto sono poco credibili.

Lucio Stanca "Vogliamo stabilire un primo contatto con i cittadini milanesi, ma anche con tutti coloro che vogliono dare il loro contributo su Expo. Certo l'Expo 2015 ha bisogno di risorse, di infrastrutture, del sito, ma il fattore più importante del suo successo è la partecipazione dei cittadini" e ve lo ricordate adesso? In tutti gli anni passati non volevate farvelo da soli?

Operazione che arriva un po’ in ritardo, dopo che i finanziamenti sono assicurati e la grande torta divisa tra alcune delle famiglie più in vista della Milano Edile e della Milano Finanziaria (che non hanno alcun rapporto non la malavita organizzata!). Nei Stati Generali dell’ Expo si raccoglieranno e si ascolteranno le proposte di tutti coloro che si aspettano di raccattare le briciole della torta dei finanziamenti, una sfilata degli esclusi, tanti soldatini che si metteranno in fila indiana per fare un intervento di 4 minuti, come le file nei paesi del terzo mondo di fronte alla croce rossa per una ciotola di riso (è un po' penoso, qualcun l'ha anche definita la sfilata degli accattoni del nuovo millennio, è proprio vero che tanta gente ha la dignità sotto le scarpe).

Posso già affermare quello che accadrà, ufficio di comunicazione avrà ideato e suggerito le idee da esporre a personaggi bene selezionati, per fare credere che l’Expo ascolta i milanesi, con i giovani come protagonisti, le donne imprenditrici e i creativi che saranno elogiati dalla stampa, scommettete? Su alcuni interventi presentati casualmente verranno costruiti progetti come esempio, in modo che a livello di comunicazione si potrà dire non è vero "abbiamo ascoltato tutti", "abbiamo fatto partecipare tutti", ma tutti chi?

Sono certo che si parlerà della comunicazione nelle scuole, "Expo 2015" sarà il verbo da diffondere ! Effetto "sorpresa" come sempre l’intervento dell’imperatore berlu (scommettete? cosa farebbe il mondo senza di lui?) che indicherà la strategia da seguire, un riferimento al turismo e partecipazione della Sig.ra Brambilla, che sta al turismo come i broccoli a merenda. Ci aspetta un grande “show” degno della “grandeaur” dei personaggi coinvolti, non per ascoltare le proposte dei milanesi, ma uno show per autocelebrarsi, peccato! Ci sarà anche tanta gente di sinistra, parlerà anche Petrini di Slow Food (ma non fa parte del comitato scientifico dell' Expo?)

Non parlo mai di politica in questo blog, ma vorrei solo dire una cosa i temi dell'Expo 2015 all'inquinamento ambientale, la salvaguardia dell'ambiente, i temi delle risorse alternative, il tema dell'alimentazione, la fame del mondo sono sempre stati temi proposti e coltivati dalla sinistra in Italia, fa molto specie vederli come temi dell'Expo 2015, sarebbe stato più coerente visto che la rappresentaza politica è solo di destra, che avessero portato temi della loro cultura, caso unico al mondo si avrà un Expo con i contenuti della sinistra e la gestione della destra, la destra non ha contenuti in Italia? Possibile che la coscienza verde, viene fuori solo dopo i 15 miliardi di euro?

Per quanto mi riguarda non sono mai stato favorevole a questo evento, per le ragioni che già avevo esposto qui, gli esempi delle Colombiadi, i Mondiali di calcio, le Olimpiadi, hanno visto solo dei fallimenti, da tutti i punti di vista tranne per chi gestisce i finanziamenti che si assicura alleanze economiche con una ridistribuzione dei finanziamenti.

"Utilizziamo l’Expo per permettere all’Italia di mettersi in evidenza a livello internazionale",
l’Italia non è l’Uruguay o il Kazighistan, è una delle nazioni che partecipano al G8, non ne aveva bisogno, le ragioni dell'Expo sono altre. Fa' solo un po' ridere vedere la città di Milano, una delle aree più ricche d'Europa, dipendere il suo sviluppo dai finanziamenti pubblici, elemosinare come altre città meno fortunate, mettersi al livello di Reggio Calabria, Messina, Palermo, ma con un reddito procapite fra i più alti d'Europa! La Milano dell'Expo è una Milano che non esiste, nella realtà è divenuta grazie alla nuova politica una citta senza sogni una città amara.

Dice Lucio Stanca che faranno un Expo bello e ci credo con 15 miliardi di euro (30.000 miliardi delle vecchie lire, miliardo più miliardo meno non sottilizziamo), vuoi vedere che lo fanno pure brutto? Definire una cosa bella senza averla mai vista aspetterei!

Come volevasi dimostrare ho anticipato di una settimana i contenuti e la comunicazione dei Stati generali dell'Expo, e non faccio neanche l'indovino, dal Corriere della Sera pubblicato il 17 luglio , Corriere della sera il 16 Luglio, questo post è stato scritto il dieci luglio.

mercoledì 8 luglio 2009

Leerdammer lightlife?

In occassione dell'estate alcune aziende hanno presentato alcune novità, mi è saltato l'occhio su un prodotto light, un formaggio famosissimo Leerdammer che ora propone Leerdammer light anzi come loro dicono Leerdammer lightlife. Precisando che i formaggio magri non esistono, fatta eccezione della ricotta e dei fiocchi di latte che hanno in contenuto in % di grasso sul secco di inferiore al 20%, che comunque derivano dal siero del latte. Questa nuovo proposta è sicuramente più light rispetto al classico ma non fa dimagrire, per inserirlo nella propria dieta dovete fare il calcolo delle calorie complessive e del contenuto di grassi della vostra dieta, anche perchè 17 g di grassi non sono pochi. Io sono di quelli che sostiene meglio una porzione piccola che un prodotto light.

Ho letto gli ingredienti e l'etichetta sul lato A, si dice che ha meno grassi perchè è fatto con latte parzialmente scremato, quello che invece mi ha colpito e non ho trovato ragione, se è fatto con latte parzialmente scremato perchè ha la percentuale di calcio più alta la versione light? Si perchè il latte indipendentemente se scremato o meno non ha una percentuale di calcio diversa, ma solo un minore percentuale di grasso! Sorpresa nel lato B della confezione invece non parla di latte parzialmente scremato, qualcosa mi sfugge ma di aggiunta di fermenti lattici, è per questo che diventa Light?

Etichetta Leerdammer Normale


Etichetta Leerdammer Light

giovedì 2 luglio 2009

Comunicazione e pubblicità: testimonial, personaggi famosi e scarsa qualità nutrizionale degli alimenti?


Nel campo della comunicazione spesso le aziende alimentari cercano alleati tra i personaggi famosi come testimonial per le loro campagne pubblicitarie, ma questi alimenti sono sani, aiutano a seguire schemi alimentari corretti?

I miei figli guardano con ammirazione i personaggi sportivi, imitano il modo di parlare, il modo di giocare, vogliono vivere come Beckam, Totti, Federer, e se arriva un prodotto con la loro pubblicità sembra che non possono vivere senza, perchè se la brioche la mangia Ronaldo, anche io sarò come lui, lo spirito di emulazione si sa è grande! Per non parlare dei personaggi dei fumetti dalle Winks, Winnie the Pooh ecc ecc. Purtroppo nessuno si preoccupa della qualità nutrizionale dei prodotti, vediamo perchè.

Bisogna fare una distinzione tra testimonial sportivi e personaggi dei fumetti. Nel caso dei personaggi dei fumetti o dei cartoni, un azienda che ha i diritti d’autore della proprietà intellettuale del personaggio, cede per un'altra azienda i diritti di utilizzazione del personaggio, nessuno si preoccupa di imporre dei limiti, qualsiasi prodotto va bene. Per testimonial avviene la stessa cosa prestano il loro volto e la loro immagine a un prodotto alimentare ma sono personaggi reali e non di fantasia, che con il loro stile di vita sono testimonial del prodotto.

Qualche numero fa' il Lancet sostenne che era una cosa inaccettabile che personaggi noti, facessero promozione a prodotti alimentari in particolare per bambini con alto contenuto di zuccheri, grassi, sale . Questa tabella pubblicata è stata creata da FSA in Regno Unito, ma è riproducibile anche in altre nazioni dell'Europa.

In Italia io ricordo A.Howe (kinder bueno) la squadra nazionale di calcio (Nutella) Massimiliano Blardone, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer, Camilla Borsotti, Lucia Recchia, Alberto Schiavon, Karen Putzer (pocket cofee) Antonietta Di Martino, Alex Schwazer e Josefa Idem, (Kinder ) G. Ferrara (danette coppa bianca), alcuni calciatori (pepsi cola)....

Il problema è come questa comunicazione si oppone alle campagne di salute pubblica per incoraggiare una riduzione del consumo di sale, zuccheri e grassi saturi. La visibilità è diversa, più simpatica e coinvolgente, il budget pubblico è molto inferiore al budget della comunicazione di un azienda e vanifica qualsiasi sforzo. Alcune agenzie governative hanno provato a stabilire degli accordi con le aziende tipo Coca cola ma tali programmi sono destinati a fallire prima ancora che a iniziare dato la poca affidabilità delle aziende coinvolte.

Ho provato a sentire alcuni campioni di sci “È difficile rinunciare a una proposta pubblicitaria se specialmente pratichi uno sport che non è il calcio, non ti puoi permettere di rifiutarla a livello economico; l'esempio non deve arrivare solo da noi sportivi, ma dalla famiglia e dalle istituzioni” e N. Castelnuovo indimenticato testimonial dell’Olio Cuore “Per tutti sono ancora l’uomo dell’olio, non rinnego quello che ho fatto, mi ha dato il calore del pubblico. Ho prestato la mia immagine per un prodotto che promuoveva uno stile di vita sano, anche se allora si pensava che olio di semi era dietetico”

Recentemente sono stati posti alcuni limiti ai spot della pubblicità di alcuni prodotti alimentari tanto che è diminuita la percentuale degli spot alimentari nel corso dei programmi per bambini ma è aumentato il numero degli spot di pubblicità in altri momenti della giornata, ciò significa che l'esposizione globale per bambini è aumentata e non diminuita. Come dimostra la tabella esposizione ai mezzi di comunicazione in percentuale (%) ad essere più a rischio sono i 11-13 anni più esposti alla televisione e alla pubblicità .

Un altro modo per eludere i limiti sulla pubblicità per bambini è quella di creare dei nomi di marca che richiamana al prodotto senza dichiararlo cosicché se non posso fare la pubblicità della Coca cola, posso fare quella della Diet coke. Approvata la legge trovato l’inganno.

Come genitori sappiamo cosa fare , ma gradiremmo che a livello politico , oltre che alla linee guida e ai codici di autoregolamentazione a cui personalmente crediamo poco, ci fosse una norma che vieta l’uso di celebrità per gli alimenti si scarsa qualità nutrizionale. Cosa ne pensate dei famosi per la pubblicità di alimenti come snack?


Nella tabella qui sotto come valutare i prodotti in modo semplice per i bambini, in verde quelli che possiamo mangiare senza problemi a basso contenuto di sale, grassi, grassi saturi, zucchero. es fino a 5 grammo di zucchero per 100 gr, possiamo mangiarlo senza problema, qualche volta quelli tra 5,1 e 15 gr, raramente quando gli zuccheri superano 15, 1 grammi per 100 gr.