domenica 25 luglio 2010

Troppi omega 6 e pochi omega 3 promuovono l'obesità attraverso le generazioni


Una recente ricerca pubblicata nell’ultimo numero della rivista American Journal of Lipid Research, ha imputato lo sviluppo dell’obesità allo squilibrio nell’ alimentazione nel rapporto tra omega 6 e omega 3. Secondo lo studio presentato dal professor Gerard Ailhaud (Università di Nice-Sophia Antipolis in collaborazione con CNRS, INRA), lo squilibrio del rapporto omega 6 e omega 3, promuove l'obesità da una generazione all'altra. Per la dimostrazione, i ricercatori hanno esposto quattro generazioni di cavie a una dieta di tipo occidentale, replicando lo squilibrio tra omega-6 e 3 (10/1). Hanno notato che le cavie hanno gradualmente aumentato di peso nelle diverse generazioni.

Come spiegare questa trasmissione da una generazione all'altra? Probabilmente di origine epigenetica: vale a dire che il patrimonio genetico (genoma), non è stato modificato, ma il funzionamento di alcuni geni è alterato poiché sono regolati dall’alimentazione..

L'omega 6 e omega 3, sono acidi grassi polinsaturi sono essenziali per il corpo umano che non è in grado di produrre e bisogna introdurli con l’alimentazione.

Negli ultimi decenni, l'obesità è aumentata ma allo tempo stesso il tipo di grasso è cambiato. Secondo i ricercatori molto è dovuto all’aumento nell'alimentazione di omega 6 a svantaggio dell’ omega-3.

Aumento omega 6 nella dieta - che interessa tutti i paesi sviluppati - è legata alla catena alimentare da animali da allevamento, l’erba è molto ricca di Omega 3, ma oggi per ragioni di produttività gli animali vengono alimentati con farine di mais che sono ricche di omega 6.

In modo molto semplice l’introduzione di un po’ di farina di semi di lino per l'alimentazione animale potrebbe ripristinare l'equilibrio oméga 6 e omega 3.

Il rapporto Omega 6/Omega 3 è triplicato o quadruplicato in quarant'anni, negli Stati Uniti è di 40 a 1 in Europa la media è di 10/1.
Fabbisogno giornaliero di nutrienti LARN (1997):
omega 6: 1-2 % dell'energia/die (circa 5-6 g/die)
omega 3: 0.2-0.5 % dell'energia/die (circa 1-1.5 g/die)
il rapporto ottimale è quindi di 6 a 1.

Omega-3 sono presenti nei semi di lino, colza e pesci grassi (salmone, sardine e sgombri sono ricchi), pertanto la raccomandazione di mangiare questo tipo di pesce una o due volte alla settimana è una raccomnadaizone valida sia per coloro che seguono una dieta ipocalorica o coloro che seguono un alimentazione equilibrata.

16 commenti:

  1. Molto interessante, grazie Gunther

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  2. Il pesce azzurro è ricchissimo di Omega-3 e il suo consumo, una o due volte la settimana, è veramente una sana abitudine! Grazie carissimo Gunther per aver trattato questo importantissimo argomento! Un caro saluto

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  3. Post illuminante... come sempre :-)

    P.s Meno male che io adoro il pesce! Ma con l'eccesso di mercurio come la mettiamo?

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  4. grazie lucia di darmi l'opportunità di chiarire il concetto della pericolosità del mercurio nel pesce, è bene precisare che la presenza di mercurio nel pesce è stato rilevata ma in quantità elevata solo nel pesce di grandi taglie come il tonno, nel pesce del mare mediterraneo in percentuale trascurabile, per lo meno in tracce poco significative. Per cui il pesce azzurro in genere è piccolo e sopratutto è italiano. Il salmone potrebbe esserci qualche problema nel salmone selvaggio che arriva da oltreoceano come Canada Stati uniti e Cile. In Svizzera e Italia arriva spesso dalla Norvegia ed è di allevamento in vasche controllate e monitorate. Il rischio è ragionevolmente basso rispetto all'importanza dell'apporto degli acidi grassi essenziali, sali minerali e vitamine.
    Il livello di tossicità del mercurio è di 280 g al giorno, bisognerebbe consumarne qualche chilo al giorno di pesce, di grossa taglia e proveniente da una zona a rischio ed è un ipotesi al momento lontana. Per cui mi sento di tranquillizzare possiamo mangiare alici, sarde, sgombro, ecc ecc il loro apporto è essenziale almeno una volta alla settimana.

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  5. Molto interessante Gunther questa ricerca. Poi il passaggio generazionale di questa mutazione nei geni è incredibile: mangiando in maniera squilibrata non solo fa male a te stesso, ma anche ai tuoi figli.
    Un saluto.

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  6. mauro, si questa cosa mi ha un po' sorpreso, più che altro si è più portati verso un certo tipo di alimentazione, è la prima volta che si dimostra questo passaggio generazionale, anche se può essere influenzato da altri fattori, ciao

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  7. Mi hai incuriosito con gli omega 6 di solito sento sempre parlare di omega3 presenti nel pesce. Ora vado a documentarmi!
    Per quel che riguarda il pesce e il mercurio, io mangio solo pesci grossi (accidenti!) il pesce azzurro non riesco a farmelo piacere. Però lo mangio al massimo una o due volte alla settimana. Corro rischi?

    Grazie per i tuoi post che sono sempre interessantissimi ;)

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  8. non ne mangerai eli qualche chilo al giorno ma penso una normale porzione da 100/150 g?

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  9. Interessante come sempre Gunther, ho postato giusto qualche giorno fa una ricetta con le sardine, ho aggiunto le tue informazioni che fanno del pesce azzurro un pesce necessario nella dieta con il vantaggio di avere dei costi acessibili.

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  10. Sorprendente questo transfer intergenerazionale. Cambia oggettivamente la prospettiva di chi mangia ma anche di chi mangerà a questo punto.
    PS
    Corretta la considerazione sul mercurio. Spero che si faccia sempre più attenzione al pescato di di piccola taglia oggi troppo spesso bistrattato a favore di prodotti non necessariamente competitivi sul piano qualitativo.

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  11. Grazie mille per le delucidazioni riguardo al mercurio, carissimo! Ho un figlio ventenne gran consumatore di tonno in scatola (ne mangia almeno una scatoletta al giorno) ed ero un po' preoccupata...

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  12. Interessantissimo come sempre..in un paese ipercarnivoro faccio un po' fatica a trovare pesce, o meglio pesce che mi ispiri, non ti dico di piccola taglia o azzurro...Mi sembra incredibile la memoria del corpo che si trasmette alle generazioni successive, fa molto pensare tutto cio' e anche il dibattino OGM si o no si arricchisce di nuovi elementi...mi pare

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  13. lucia, la cosa migliore è variare l'alimentazione magari con delle pesce fresco
    @gufree ,bella riflessione la condivido molto

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  14. Ciao il tuo argomento é davvero interessante ho solo una domanda da farti!!nei crostacei sono presenti gli omega 3??grazie mille

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  15. Troverà nel post
    Quali alimenti contengono Omega 3?


    elenco di alimenti con Omega 3, tra cui cozze e capesante, grazie della domanda

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  16. Ho trovato solo ora questo interessantissimo articolo, l'unica cosa su cui non sono d'accordo è dare dell'olio di lino alle povere mucche, sia perchè come non sono granivore in natura non bevono olio, inoltre questo non ha certamente tutte le sostanze benefiche della grande varietà di erba dei prati. La soluzione migliore per noi e per l'ambiente penso che possa essere mangiare poca carne, e di animali allevati rigorosamente al pascolo. Tra l'altro i prati stabili multispecie, ecosistemi preziosissimi, stanno praticamente scomparendo sostituiti da coltivazioni di cereali o di una sola varietà di foraggio.

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