mercoledì 30 gennaio 2013

Quinoa, mito e realtà di un super alimento nell' Anno Internazionale della Quinoa


La Fao e le Nazioni Unite hanno decretato il 2013 come l'Anno Internazionale della Quinoa, secondo molti una scelta politica secondo altri una pura e semplice strategia di marketing.  Nel giro di pochi anni la quinoa è diventata un alimento molto in voga tra i sostenitori degli alimenti biologici e i sostenitori della dieta vegetariana tanto che la superficie di coltivazione nei paesi del Sud America (Bolivia, Perà ed Equador) è raddoppiata dal 2003.

Quinoa e l'esperienza con le mediatrici culturali
La prima volta  che ho sentito parlare della quinoa era il 1995, allora tenevo dei corsi per mediatrici culturali, erano della figure create negli anni 90 nelle strutture sanitarie, per l'elevato numero degli immigrati che si rivolgevano alle strutture ospedaliere, clandestini, non parlavano la lingua, c'era una vera e propria difficoltà non solo linguistica perché non capivano le prescrizioni mediche.

Questi corsi non sono hanno solo formato le mediatrici culturali ma mi hanno aiutato a capire il legame che c'è con il cibo nelle diverse culture, riuscendo a formulare delle piramidi alimentari a secondo dei paesi di provenienza dal Magreb, alla Cina, alla Filippine al Sudamerica.

Quando chiesi cosa era d'abitudine nel proprio paese d'origine dare da mangiare alle giovani puerpere, una signora che proveniva dalla Bolivia mi indico la quinoa, mi spiegò che era tradizione del popolo quechua, discendenti degli Inca, dare da mangiare la quinoa per riprendersi le forze dal parto a favorire la montata lattea, così ho scoperto per la prima volta la quinoa.

Questo mi ha aiutato a capire il perchè la quinoa era riuscita ad arrivare fino ai nostri giorni, dal momento che i conquistatori spagnoli, proibirono la coltivazione della quinoa, in quanto secondo loro piccola e poco interessante, ma ogni contadino nel proprio campo ha lasciato un po' di spazio per la quinoa, perchè rappresentava da una parte il legame con il passato e da una parte il mondo il nuovo, la maternità la speranza del futuro.

Dal cibo per i poveri alla nuova Eldorado
Si torna a parlare di quinoa negli anni '70 all'epoca dei Hippies meglio noti come i figli dei fiori che alla ricerca di un nuovo stile di vita, erano approdati in Sud America alla ricerca del dio sole, questa loro ricerca gli ha portato a conoscere la cultura popolare tanto da integrarsi in qualche modo con la popolazione locale, integrazione anche a tavola, alcuni di questi gruppi avevano scelto di essere vegetariani, alcun problema con la popolazione locale che non poteva permettersi di consumare carne, cosi scoprirono la quinoa, che veniva consumata dai ceti sociali più poveri.

Da alimento a cibo per poveri, oggi la quinoa è diventata un cibo per ricchi, la quinoa è conosciuta il tutto il mondo, ma negli ultimi anni il suo prezzo è diventato cosi alto che in Bolivia e Perù la quinoa costa cinque volte di più del riso, tanto che il consumo locale di quinoa è diminuito negli ultimi 5 anni del 30% perchè la maggior parte della popolazione non può permettersi d'acquistarla.

L'impatto ambientale e sociale della coltivazione della Quinoa
La zona di coltivazione più vocata alla coltivazione della quinoa è il sud-ovest della Bolivia, vicino al  deserto di sale di Uyuni, dove viene coltivata la Quinoa Real , la varietà più pregiata,  dove il paesaggio agrario già precario oggi deve affrontare le conseguenze di un agricoltura intensiva. 

Il prezzo della quinoa negli ultimi dieci anni si è triplicato per gli agricoltori, se i vantaggi economici della quinoa sono innegabili, la ricerca del profitto ha anche incoraggiato gli agricoltori boliviani per aumentare la produzione e lasciare meno tempo per rigenerare la fertilità del suolo.

Non c'è nulla di meglio per la rigenerazione dei terreno che  il letame di lama, ma con l'espansione delle aree coltivate, che sono quadruplicate dal 1980, le aree a pascolo si sono molto ridotte e molti contadini non allevano più i lama, che erano anche una riserva economica per i momenti difficili. non allevando più i lama non rigenerano più i terreni, inoltre la monocoltura di vaste aree facilità al diffusione di parassiti, tutto questo vuole dire raccolti più poveri e meno abbondanti.

Questo non fa molto bene in questa zona dove soffia un vento molto forte e dove la disertificazione avanza, l'agricoltura intensiva in questa area rischia di impoverire ancora di più il terreno.  

Gli agricoltori nella zona di produzione di Quinoa Real, si lamentano che in seguito all'erosione del terreno c'è stata una netta netta diminuzione della qualità e della quantità della quinoa nel corso degli anni. Al momento la diminuzione della produzione a livello generale non si percepisce in quanto sono aumentate le aree di superficie di coltivazione, ma questo sarà possibile fino a quando?

Diverse organizzazioni internazionali sono intervenute a sostegno dei contadini ( con finanziamenti da 50 milioni di euro ) di queste aree sia a livello nazionale che internazionale , tanto che sono state impiantate delle barriere di vegetazione attorno ai campi per opporsi all'azione del vento . 


Anno Internazionale della Quinoa, quali effetti sull'economia locale? 
Se l' 'obiettivo primario è stato quello di mettere in evidenza il valore nutrizionale di questo "pseudo-cereali" e il suo ruolo nella biodiversità, questa scelta rischia però di avere sul sistema agrario, ambientale e sociale locale un impatto negativo.

Se da una parte è vero che la fortuna della quinoa è che può crescere in aree semidesertiche nonostante si stia sperimentando la sua coltivazioni in altre aree dall'Asia all'America all'Europa i risultati sono alquanto deludenti, dal sperimentare coltivazioni e sfamare il mondo come scritto dei media, c'è una certa differenza, ma la domande crescente di quinoa alimenta la fame di terreni coltivabili, che ha scatenato in Bolivia una vera e propria guerra sulle proprietà dei terreni, non di rado polizia ed esercito devono sedare le diatribe tra i diversi villaggi (per dirla in modo semplice quello che succede quando la torta si fa sempre più piccola e la fame aumenta).

La coltivazione della quinoa al momento è possibile solo in alcune aree specifiche, la coltivazione quindi al momento è limitata, l'operazione "Anno internazionale della Quinoa 2013" pur partendo da buoni propositi rischia di generare a livello locale non pochi problemi, quello che voglio evidenziare è la mancanza di senso di responsabilità da parte delle autorità, che prima di diffondere un messaggio a livello globale dovrebbe pensare alle ripercussioni che si possono avere sul territorio. 

Se il 2012 è stato l'anno della patata questa aveva più senso in quanto la patata è coltivata in più continenti, invito a conoscere più varietà, promuovere invece un alimento limitato per la coltivazione non si può non pensare alle cause che questa iper valutazione rischia di generare a livello locale.


Quinoa, una sintesi dell'aspetto nutrizionale il minimo sindacale
In questo periodo ne avete sentito anche troppo della quinoa, non si tratta di un super alimento anche se può avere diversi aspetti positivi, ne traccio solo i punti più importanti, non è un cereale è una pianta erbacea come gli spinaci, ma in cucina utilizziamo i grani come un cereale l'interesse nutrizionale riguarda il contenuto di proteine d'alta qualità, acidi grassi polinsaturi e molti micronutrienti.

La quinoa ha un buon contenuto proteico,  aumenta il senso di sazietà e indirettamente potrebbe favorire il maggiore controllo del peso e o favorire il seguire una dieta ipocalorica.
Ha buon contenuto di fibra importante per il funzionamento del nostro intestino, un adeguato apporti di fibre è correlato ai schemi alimentari nel trattamento della  malattie cardiovascolari e del diabete di tipo 2, e stato più volte dimostrato che un buon apporto di fibre nella dieta è correlato alla prevenzione del cancro al colon

La quinoa si distingue per un buon contenuto di Manganese e Ferro e piccole quantità di zinco e vitamina B2. per il contenuto di ferro è molto apprezzata dai vegetariani ai quali consiglio di associare duramente i pasto con alimenti ricchi di Vitamina C.

Una porzione di quinoa cotta di 100g apporta 120 kcal, la quinoa ha un indice glicemico medio (53), un indice di sazietà alto (4,7) un carico glicemico moderato (10), è povero d'antiossidanti e non contiene nè omega 6 , nè omega 3.

La quinoa è senza glutine per cui si rileva un alimento molto interessante per i nostri amici celiaci

All'interno di un alimentazione equilibrata i grani di quinoa possono essere inseriti come alcuni cereali riso, miglio, amaranto.

"Quinoa, nè pas donè"
Il costo però della Quinoa non è relativo, non è nobile perlarne ma sono andato al supermercato Coop, ho trovato la quinoa Pedon a 12,23 euro al kg mentre i cereali come il grano saraceno a 6,60 euro al kg piccole differenze ma che contano perchè vuole dire che la Quinoa costa il 100% in più rispetto ad altri prodotti in grani. 
Sono andato in negozio bio ho trovato la quinoa Rapunzel sempre a 12 euro al kg mentre quella di Altro Mercato 8,80 euro al kg. la Quinoa Real Bio.
La più conveniente che ho trovato è stato ai supermercati Unes invece ho trovato la Quinoa gialla a 6,60 euro al kg.
Avrà anche tante qualità ma non non è proprio regalata ma vuoi non pagare i poveri contadini boliviani? Per amore del cielo! Per cui all'interno della varietà di grani e cereali nell'alimentazione ogni tanto la quinoa, può essere un ottima idea per diverficare l'alimentazione, ma non è necessario mangiare solo quinoa.

Domandi di Simona S. perché non hai inserito nei trend alimentari del 2013 la quinoa?
Per le ragioni indicate in questo post, non perché non apprezzi la quinoa ma pure semplice senso di responsabilità di cercare di dare dei messaggi più obiettivi possibili, magari non ci riesco sempre come vorrei ma ci provo.

Dati Forniti dall' Iniaf 
Area complessiva coltivata in Bolivia 70.000 ettari, con una produzione stimata intorno alle 44 000 tonnellate. Solo dieci anni fa erano 35 000 ettari la superficie coltivata.
La Bolivia è il secondo produttore (dietro Perù) e il più grande esportatore mondiale di quinoa, con una quota di mercato del 70%. I prezzi attuali variano tra 2500 e 3000 dollari per tonnellata. Due terzi della produzione sono esportati , il 54% negli Stati Uniti, il 32% in Europa e il 6% in Canada . Zone di coltivazione principali sono nelle vicinanze di due deserti di sale, Uyuni vicino a Potosi, Oruro e Coipasa.

In Europa la coltivazione della Quinoa ha raggiounto un certo successo in Francia nella valle della Loira con 200 ettari di superficie coltivata e 216 tonnellate raccolte nel 2010.

sabato 26 gennaio 2013

Coca Cola: Let's Go Crazy, siamo persone fuori dal comune


L'azienda Coca Cola è quella che sa comunicare meglio delle aziende alimentari, certo non si può dire che sia sempre una comunicazione corretta anzi spesso sembra che non lo sia, è quella che sa "eludere" meglio di tutte le altre. Una delle prime aziende a capire l'importanza di Internet e dei social media, produce più viral video di tutte e rende sempre i suoi contenuto multimediali condivisibili da tutti sopratutto al loro target prediletto bambini adolescenti e giovani anagrafici e giovani di spirito.

In questi giorni l'interesse della maggior parte dei media è concentrata sui spot noi vi aiutiamo a controllare il vostro peso, dove l'azienda si dichiara non responsabile dello sviluppo dell'Obesità, sembra che pinocchio fosse un dilettante, loro fanno bibite se poi il cliente sceglie di bere più bibite durante il giorno, è responsabilità dell'azienda?

Io non sono stato mai d'accordo con tutti quelli che puntano il dito contro Coca Cola come responsabile dell'obesità, in quanto la malattia ha cause multifattoriali, più che altro secondo me l'azienda potrebbe essere responsabile della possibilità di stimolare direttamente o indirettamente attraverso la comunicazione dei comportamenti poco corretti nei confronti dell' alimentazione che possono condurre se moltiplicati nel corso tempo a favorire disturbi del peso come sovrappeso e  obesità.


Nessuno impedisce a nessuno di bere acqua, magari l'acqua non porta la felicità a tavola come Coca Cola vuole, ma anche nessuno neanche quelli di Pubblicità Progresso hanno mai fatto uno spot per dimostrare di come l'acqua del sindaco a tavola è buona e fa bene.

Voglio invece farvi  partecipi di questi nuovi spot andati in onda sulla Tv Americana, nel primo video "Let's go crazy", molto simpatico, dove Cola Cola sembra che torni indietro ai primi anni '70, fermate la guerra per un giorno, fate l'amore non fate la guerra, la solidarietà sociale, piantare alberi la notte per il bene comune per un mondo più verde,  il sogno americano in versione Obama, " Let's go crazy" mettiamo un po' di pazzia nella vita, come non condividere questi valori? Condividi questi valori condividi Coca Cola!

E il video degli orsi polari? Nel secondo video Coca cola salva gli orsi polari, mio figlio se vede questo spot beve una cola cola per sè e una per gli orsi solo per solidarietà! Capito come si fà a convincere i ragazzi? Vai a spiegare  e convincere poi che ci vogliono 12 litri d'acqua per produrre1 litro di Coca Cola e e forse se si scioglie il Polo la colpa è un po' anche loro.

Sintesi: questi video fanno vedere molto bene di come Coca Cola è in grado di appropriarsi delle emozioni  delle persone e le utilizza come valore per il proprio brand, se anche tu sei d'accordo con noi bevi Coca Cola. Come mi fanno incazzare questi spot, non posso dire che siano ingannevoli nel senso classico, ma questo gioco sull'emozioni me lo rende ancora più antipatico del fatto dell''Obesità, una pubblicità ingannevole non per l'obesità ma per i sentimenti!


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giovedì 24 gennaio 2013

I farmaci generici nella terapia HIV sono meno efficaci e diminuiscono l'aspettativa di vita?

Mi spiace tornare su un argomento che ho appena trattato, cioè la terapia dell' HIV, perchè è arrivata una notizia importante dagli Stati Uniti pubblicata sull' Annals of Internal Medicine, dove si dimostra che i farmaci generici antiretrovirali  sono meno efficaci nel trattamento per quanto riguarda l'AIDS.

Il trattare HIV con utilizzo di farmaci generici richiede la somministrazione di tre compresse invece che di una, la combinazione con il generico secondo lo studio pubblicato è meno efficace, inoltre il passaggio da una compressa a tre aumenta il rischio di sviste, questo comporta una diminuzione dell'efficacia del trattamento e una diminuzione dell'aspettativa di vita.

Nel dettagli la terapia nei nuovi pazienti è una singola compressa Atripla da assumere giornalmente che unisce tre antiretrovirali (tenofovir, emtricitabina ed efavirenz)  il generico si chiama lamivudina che è una molecola che ha stesse proprietà dell' emtricitabina, a breve è stata annunciato anche un generico per efavirenz, questa nuova terapia farebbe tornare alle tre somministrazione in virtù del risparmio

In teoria il trattamento è simile ma i dati dello studio mostrano risultati diversi, si parla di Atripla una diminuzione della carica virale dell' 84% (studi precedenti ne indicavano 89% ) mentre l'associazione di  Tenofovir, Lamivudina e Efarenz il 78%.
Se la principale motivazione è la minore spesa, siccome le molecole del trattamento dell HIV sono note dalla metà degli anni '90, i farmaci antiretrovirali  devono costare ancora cosi tanto dopo tutti questi anni?


Questo studio ci fa tornare sulla polemica dei farmaci generici o farmaci di marca, la mia opinione che è stata molto contestata ma che invitava alla cautela nel considerare i farmaci generici dei farmaci uguali agli altri, sono dei farmaci con lo stesso principio attivo ma diversi, pertanto nel rilascio delle autorizzazioni alla vendita dovrebbero seguire lo stesso iter dei nuovi farmaci, cosa che invece non avviene perchè si da per certo che siccome il principio è noto non debbano seguire lo stesso iter.

Le ragioni in realtà della fretta di fare accettare i farmaci generici nasce dalla spinta delle assicurazioni e dei stati per diminuire la spesa medica. Nel corso del 2013 sono programmate diverse iniziative finanziate anche dall'Unione Europea per la promozione dei farmaci generici in tutta Europa.

Credo che bisognerebbe almeno differenziare un conto è un farmaco generico per un male di gola, diverso è il caso di patologie più complesse non penso solo alle terapie anteretrovirali per HIV, penso per esempio anche alle malattie cardiovascolari, dove l'uso dei generici meritebbe più attenzione, poiche come nel caso dell' HIV la diminuzione dell'efficacia e dell'aspettativa di vita non sono motivazioni superficiali.

Riferimenti: Renslow Sherer, MD "Generic Antiretrovirals and the Uncertain Future of HIV Care in the United States" Annals of Internal Medicine, Gennaio 2013


mercoledì 23 gennaio 2013

Domande e Risposte, lavorare o mangiare da Mc Donald's?

Ho ricevuto nei giorni scorsi sia molti commenti che molti email relativi al post "lavorare o mangiare da McDonald's", per rispondere a tutti in modo chiaro e semplice ho deciso di aprire un post apposito perché ci tengo ad rispondere a tutti quelli che mi hanno scritto sopratutto farlo pubblicamente, mi sento di farlo per una forma di rispetto per coloro che capitano su queste pagine e vengono a leggermi.


Perché non vado a mangiare da Mcdonald's
Molti me lo hanno chiesto, non sono snob, ho quasi 50 anni, una famiglia numerosa, vado poco a mangiare fuori, ma se devo andare per me andare al ristorante è una bella tavola imbandita con servizio al tavolo, se no devo occuparmi di tutti come faccio a casa diventa complicato. Non è il tipo di cucina che mi piace, la carne non è mai stata una mia abitudine frequente, solo che quando sono a Milano, sono da solo e il Mcdonald's vicino casa mia è a due passi dai Panzerotti di Luini, e tra un Happy Meal e un panzerotto di Luini, scelgo sempre il panzerotto di Luini.


Panzerotti di Luini o Mc Donald's?
Però voglio dare una strizzata d'orecchio a Luini, io non dico che in questi anni avrebbe dovuto aprire negozi di Luini in tutti il mondo, non dico aprire più punti vendita in Italia, ma in cinquanta anni avrebbe potuto ampliare questo negozio di due vetrine, che costringe tutti a mangiare fuori in piedi come ai cavalli, sotto qualsiasi tempo, freddo, pioggia, afa, visto che in 50 anni ha venduto panzerotti a tutti, qualche soldino deve averlo anche messo da parte, possibile che non ha potuto investire qualcosa per migliorare il servizio ai clienti? Due tavoli e due sedie!
E' facile poi parlare male di Mc Donald's che però offre posti a sedere comodi e in centro, questo bisogna anche dirlo!

Torniamo al mondo del lavoro, io non sono un esperto del mondo del lavoro è bene sottolinearlo ma mi esprimo per quello che vedo per quello che conosco nell'ambiente in cui vivo e frequento.


1) Giovani Choosy, vero o falso?
Io non credo che i giovani siano schizzinosi, più che altro parlerei di giovani truffati, di giovani sprovveduti. di giovani illusi con poca conoscenza della  realtà, di giovani in stage permanente, proprio in questi giorni periodo di elezioni si parla sempre più spesso di giovani e mondo del lavoro, il loro voto ingolosisce i partiti ma cosa faranno non è chiaro, ma il mondo del lavoro va percepito nella sua interezza, il non lavoro tocca sì giovani ma la loro difficoltà di inserimento parte da più lontano.

Mi ha scritto Luca 42 anni ingegnere con 1 figlio, laureato in ingegneria nucleare e unico lavoro che ha trovato negli ultimi 5 anni è voltare hamburger dopo anni di tanti anni di sacrifici. 
Luca però anche tu ti vai  a laureare in ingegneria nucleare quando Italia ha rinunciato all'energia nucleare, io capisco approfondire una sua cultura ma forse avresti dovuto capire che la politica energetica del tuo paese era orientata verso un altra fonte d'energia, dovevi pensare di trasferirti in un paese dove c'è energia nucleare come la Francia, non vuoi lasciare la famiglia comprendo pero se continui a cercare un posto per ingegnere nucleare sarà difficile che tu lo trovi.

Mi ha scritto Antonella, disoccupata e laureata in infermieristica pediatrica, mi dice che nella sua città ci sono solo 2 Ospedali con reparti di pediatria, però c'è una scuola che ogni anno laurea 30 infermieri pediatrici, solo che negli ospedali sono già al completo di personale, sono giovani e il prossimo almeno che non succeda qualcosa va in pensione tra 23 anni! Invece che fare gli infermieri pediatrici dovremo tutti andare a servire patatine fritte?

Magari, no! Però perchè queste notizie non sono state date prima che ti iscrivessi? Prima di intraprendere un percorso informatevi prima delle reali e concrete possibilità di lavoro, comprendo il desiderio di realizzare le proprie aspirazioni forse sarebbe bastato una infermieristica generale.
Un lavoro specializzato va bene per alcune attività un po' meno per altre, alcune specializzazioni sarebbe bene farle dopo essere inseriti nel mondo del lavoro e non prima.

Mi ha scritto Gabriele, 31 anni, ha fatto un master in giornalismo televisivo, ho speso 12.000 euro ma gli chiedono solo di lavorare gratis, il mondo dell'editoria è in crisi, così di giorno scrive per un sito web 20 euro a pezzo e la sera va a lavare i piatti in un ristorante, mi dice "ci sono lavoratori che nemmeno possono permettersi Mcdonald's, per me ha dei turni troppo pesanti e non permette di avere due lavori". 

C'è stato un periodo che tutti volevano diventare giornalisti, è difficile a meno che tu non abbia un appoggio politico, sincerità per sincerità essere bravi non basta, non è giusto dirlo ma certi mestieri vanno scelti anche in base alle relazioni sociali, sono certo che tutti sono meno bravi di te Gabriele, però hai solo 31 anni a certi lavori e a certe responsabilità ci si arriva anche con il tempo, non guardare la pubblicità a 30 anni ricchi e famosi.

Marzia, biologa nutrizionista 28 anni disoccupata, purtroppo il numero dei nutrizionisti è alto, oltre ai biologici nutrizionisti, ci sono i dietisti, i nutrizionisti di non bene identificata origine e natura, i medici specialisti in scienze dell'alimentazione, i nuovi medici specializzati in nutrizione, come vedete tante persone per lo stesso argomento.

Io non so che futuro possano avere, mi sento solo di non consigliarlo perchè la loro collocazione diventa sempre più difficile. Molti si riciclano in diversi rami del settore alimentare ma sappiate che è un titolo poco spendibile, secondo me vi conveniva laurearvi in Medicina e poi specializzarvi, le scorciatoie a volte diventano delle strade infinite e più lunghe.

Ho partecipato a un convegno settimana scorsa sull'artrite reumatoide e ci si lamentava della mancaza di personale professionale a livello internazionale nei paesi occidentali delle malattie degenerative (Alzheimer, Sclerosi a placce alle più banali artrosi e artrite reumatoide) questo credo che sia il problemi troppe persone su alcuni tipi di specializzazioni più di moda e pochi su altre.

Sintesi: ho citato queste persone che mi hanno scritto per farvi capire il senso di frustrazione in cui molte persone si trovano perchè i giovani rifiutano alcuni lavori, da una parte vengono illusi con corsi, master e compagnia bella e poi si scontrano con una realtà molto bene diversa, che genera senso di frustrazione. 
Non mi sento di condannarli se non vanno a servire panini, però nella vita il percorso di studio è un punto di partenza e non di arrivo, avete tutto da costruire.


2) Pagamenti, da Mc Donald's pagano regolarmente tutti i mesi
Quello che dovrebbe essere una cosa normale invece è una fortuna, come vincere la lotteria. Che dire ? Non pagando i dipendenti non si salvano le aziende, il lavoro va pagato e retribuito, perchè è una responsabilità civile di chi fornisce lavoro. Molti si sono lamentati che i datori di lavoro non pagano regolarmente in particolare le medio e piccole aziende, che hanno maggiori difficoltà sia in termini di potere contrattuale che d'accesso al credito, però è vero che c'è una crisi di liquidità, può capitare una volta o due, ma se in un posto di lavoro dicono di non avere soldi per pagarvi andate via cercando farvi pagare il periodo che avete lavorato, nella mia esperienza di vita ho visto gente che diceva che non aveva soldi per pagare i dipendenti e poi andava in giro in Jaguar , giocava al casinò e spendeva soldi con noncuranza, non fidatevi!

Questo perchè oggi l'unica voce variabile dei costi, sia quella del personale, meno pago i dipendenti a più aumento il mio margine di guadagno, non è una cosa sensata perchè se l'unico mio margine di guadagno è non pagare il lavoro, quella azienda non ha futuro.

Un altra cosa attenzione, spesso viene chiesto ai dipendenti di fermarsi fuori orario, straordinario che non viene pagato, molte aziende prevedono per i dirigenti che riescono a mandare avanti un attività in cui ci vogliono 12 persone, se riescono a farlo con 8, il dirigente avrà un premio in danaro, per il fatto che non è necessario assumere nuovo personale e lo sfruttamento degli otto dipendenti.

Personalmente poi ho una grana per una mia collaborazione con una rivista con editore famoso il quale mi deve ancora le mie fatture delle mie prestazioni del 2010 e 2011, mi ha telefonato un addetto della contabilità  dicendomi che se accetto il 50% del valore delle fatture mi paga subito oppure dovrò aspettare, cioè io faccio fatture per 10.000 euro e me ne pagano 5.000, ma figura nei bilanci che me ne danno dieci, capito?
L'ho mandato a quel paese con tanto di azione legale, perchè posso permettermelo ma chi non può? 


3) La fortuna conta ma anche rimboccarsi le maniche
Non penso che lavorare da McDonald's sia per chi non ha avuto fortuna, ma nella vita può capitare che non si riesca a fare cio che si aspettava, purtroppo la vita non è generosa con tutti allo stesso modo, cercate più alternative possibili, il percorso di studi è solo una carta che potete giocarvi male o bene ma il mondo è molto più ricco e vario, nella vita bisogna reinventarsi continuamente a qualsiasi età, vuole dire anche imparare cose nuove e nuovi mestieri.

4) Lavoro non solo per i giovani, lavoratori di cui nemmeno Mc Donald's ne vuole sapere.
Mi hanno scritto e pregato di divulgare il messaggio due ex lavoratrici della Richard Ginori Donatella e Anna Maria di 45 e 48 anni, recentemente fallita, nuove norme per favorire il ricollocamento del lavoro nelle persone oltre i 40 anni, io non sono il Corriere della Sera, ma nel mio piccolo non mi tiro indietro.
La stessa cosa riguarda Laura, 37 anni in cassa integrazione di un azienda farmaceutica Sigma Tau, che pare abbia trasferito altrove le unità produttive, chiede più possibilità per le persone oltre i 30 anni. 
Mi ha scritto anche Enzo da Ancona 52 anni di cui 32 nel settore dei divani e pelletteria oggi disoccupato, i giovani si ma anche coloro che per diverse ragioni spesso la chiusura dei siti produttivi non hanno più un lavoro, temo che a questi lavoratori Mcdonald's non sia interessato.


5) Lavorare da Mc donald's non è un lavoro creativo, negli altri ristoranti non è diverso
Il sistema di lavoro è organizzato in modo seriale, che richiede che tutti i panini siano uguali ma badate che il lavoro in un ristorante non è molto diverso, i piatti vanno eseguiti con precisione e devo rispettare le direttive dello chef che è unico che può modificare il piatto. Lavorare in alcuni ristoranti ci vuole grande professionalità e anni di gavetta, un conto è fare un buon piatto in casa un conto al ristorante. Tenete presenti che molti ristoranti oggi utilizzano piatti gia pronti o prodotti semi lavorati che scaldano solo al momento, non cè nulla di creativo nella cucina di molti ristoranti, sfatiamo un mito.

6) Condizioni di lavoro da McDonald's
Molti mi hanno scritto indicandomi non positive condizioni di lavoro, diverse note non positive sul rispetto del contratto nazionale, tutte cose che non ho pubblicato, perchè sinceramente non le conosco nei dettagli, nemmno sono un esperto per formulare un giudizio, non sono un avvocato, io non ci vado nemmeno a mangiare, come qualcuno mi ha fatto notare ci sono anche note positive del lavoro di Mc Donald's, io rispetto le opinioni di tutti. In genere il ricambio frequente del personale so per certo che non è un indice positivo per qualsiasi azienda, in quanto il personale dovrebbe costituire una risorsa e non essere visto come sostituibile in qualsiasi momento da chiunque.

Sintesi: Lavorare o mangiare da Mcdonald's? Abbiamo ascoltato più voci molte negative ma anche qualcuna positiva. Nella crisi la ristorazione veloce, come i fast food, grazie a dei prezzi più competitivi guadagnano più clienti, però fare della difficoltà e della precarietà del lavoro il tuo punto di forza della comunicazione assicurati di essere un azienda trasparente e senza macchia, perchè i lavoratori sono i tuoi stessi primi clienti, se ne parlano male loro, come puoi essere credibile?

NB Volevo ringraziare tutti i commentatori per gli ottimi punti di vista espressi nei commenti che completano il post , sono sempre sorpreso positivamente delle belle riflessioni e osservazione che lasciate, grazie

lunedì 21 gennaio 2013

Pom Wonderful al melograno, indicazione sulla salute ingannevoli?

Qualche anno fa, avevo chiamato una serie di prodotti, le bevande psicosomatiche, cioè quella serie di bevande che nella comunicazione e nella pubblicità dichiaravano proprietà di salute e benessere difficilmente dimostrabili e che mi lasciavano perplesso tra queste bevande avevo incluso anche la Pom Wonderful al melograno.

L'aspetto che più mi divertente di alcune di queste bevande è quella che io chiamo la proprietà transitiva delle proprietà salutari, cioè l'abitudine di trasportare proprietà nutrizionali da un prodotto naturale a un prodotto della lavorazione industriale indipendentemente dalla quantità e dalla lavorazione, dove ho il solito commentatore anonimo che mi dice "ma è la stessa cosa",  tesoro mio non è la stessa cosa mangiare un arancia e bere una bibita all'arancia con il 10% di succo d'arancia! ma se non lo capisci, meglio per noi.

Nel corso degli ultimi due anni sulla bevanda al melograno POM Wonderful ho letto sulle riviste di tutto e di più, dalle proprietà anti invecchiamento a quelle afrodisiache finchè negli Usa la commissione  Federal Trade Commission (FTC) ha giudicato ingannevoli le proprietà della comunicazione di  Pom Wonderful in particolare FTC si è concentrato sulle proprietà di prevenzione delle malattie cardiovascolari e del cancro alla prostata, l'azienda aveva presentato anche dei studi che non sono stati giudicati positivi dalla commissione. L'azienda ha detto che farà ricorso.

Qualcuno mi chiederà, ma allora le proprietà del melograno sono false?
No, imparate a differenziare il prodotto naturale dal prodotto elaborato, continuate pure a mangiare i melograni, fanno parte delle famose 5 porzioni di frutta e verdura , 5 vanno considerate il numero minimo, i melograni sono buonissimi potete mangiarli in modo naturale o come meglio preferite in una macedonia o in insalata ma anche sulla carne o sul risotto, ricordiamo che la ricchezza di antiossidanti, per cui è noto il melograno, riguarda anche altri frutti come arancia, limone, mandarino, anguria, mirtillo, mango, mela.

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venerdì 18 gennaio 2013

Pubblicità suonate: Dado Star, Danaos, Danacol, Activia


Torniamo alla nostra rubrica delle pubblicità suonate, cioè sono quelle pubblicità che il loro suono e a volte le loro immagini arrivano al mio orecchio o al mio occhio deformate, magari ho io qualche cosa che non va  nell'orecchio o nell'occhio, urge visita specialistica.


Dado Star, bollire o arricchire?
Ritorna a grande richiesta la pubblicità del dado star e delle verdure cotte nel dado, di quello spot che tanto ci aveva fatto parlare nel 2011, Agatha Chirstie diceva sempre che l'assassino ritorna sempre sul luogo del delitto, nella speranza che i consumatori abbiano dimenticato il can can dell'altra volta.

Come avevamo già detto quello spot era uscito nell'inverno tra il 2010/2011, bollire e arricchire sono due termini poco felici, bollire le verdure è un modo riduttico di portarle in tavola e neanche il più consigliabile, arricchire è già un termine troppo sfruttato, arricchire le verdure con che cosa? Dado? Le verdure hanno un loro sapore, le mamme sanno come valorizzarle al meglio e renderle più gradevoli ai bambini (senza dado).

Personalmente mi fa pena quella povera creatura, dico non è un giorno, sono due anni quasi tre che si mangia tutti i giorni solo verdure bollite con il dado, sconsolata dice "ancora verdure", mai non dico una patata fritta ma neanche una verdura 4 salti in padella, una verdura brasata, una verdura al vapore, una verdura al forno, mai per merenda un formaggino, non dico un maritozzo con la panna ma neanche una linguina di gatto.

Noi abbiamo provato a dargli dei consigli alla mamma su come cucinare le verdure, ma lei niente. Bimba bella la porta di casa mia è aperta siamo in otto c'è posto anche per nove!

I miei complimenti all' azienda che ha fatto lo spot e lo ha riproposto come per dire ma quanto siamo bravi, i consumatori troveranno il modo di essere d'accordo con voi e di dimostravi quanto sono buone le verdure bollite con il dado!




Danaos, Danacol, Activia
Gli mettiamo tutti insieme perchè sono la nuova comunicazione di Danone, visto i risultati delle vendite nei precedenti trimestri non positive di cui abbiamo già parlato (-10%) e di qualche casuale provvedimento di pubblicità ingannevole, forse hanno capito che non devono più urlare, più urlano e più i consumatori scappano (come noi avevamo detto qualche anno fa, potevano ascoltarci prima), ora invece il tono si è fatto pacato, si parla piano e scandendo le parole, ma i prodotti sempre quelli sono amici miei! Si potrebbe altrimenti dire che il cambiamento di comunicazione non ha dato luogo a un cambiamento dei prodotti e quindi a che serve la nuova comunicazione? Sicuramente non a convincere chi ha abbandonato i prodotti e fatto altre scelte, per l'eventuale delusione.

Mi ha molti indispettito la comunicazione di Danaos a parlare è qualcuno con il tono di esperto ma senza dichiarlo, il tutto avviene in una sala congressi ma senza dire che è congresso ma lo si fa pensare, lo spot è stato creato per indurre a pensare un qualcosa senza dirlo. In altri termine è quello che si dice comunicazione non verbale dove si tende a fare pensare una cosa attraverso la sequenza d'immagini senza affermarla, se non lo dice non si può sanzionare, una tecnica alla garibaldina se così si può dire. 

Se posso permettermi  tutto sto lavoro neanche fosse la fonte miracolosa, certo ci si chiede come mai l'industria alimentare più grande del mondo adoperi questa tecnica e questa strategia, possibile che non ne abbia altre più convincenti e risolute? 

Un limite intelletuale e creativo, possibile che sia anche il limite del'azienda e dei prodotti, che non possono comunicare quello che non sono, oppure sono talmente occupati a creare e comunicare quel valore aggiunto che vedono solo loro, hanno perso il filo del discorso, si sono dimenticati del prodotto cioè yogurt e latti fermentati, così  sembra la pubblicità per ricordarti le date della scadenza della tasse più che la pubblicità di uno yogurt!  

Sintesi: un nuovo momento sembra essere arrivato nel settore della comunicazione alimentare cioè riproporre vecchie e nuovi spot, non graditi dai consumatori, impunità sembra garantita, dal mio punto di vista i prodotti non possono comunicare quello che non sono, ma per favore nella comunicazione un po' più di brio, di fantasia, di creatività, si acquista anche per simpatia non per dovere. Per dovere pago le tasse ma non acquisto uno yogurt e nemmeno mi faccio delle verdure bollite con il dado.


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mercoledì 16 gennaio 2013

Caffè dalla cacca dell'elefante, il caffè defecato, il caffè dalle stelle alle stalle


La comunicazione del caffè negli spot in Tv è spesso in paradiso e quando non è in paradiso è con George Clooney, ma da un po' di tempo è trend nel settore associare alla parola caffè  le parole deiezioni, cacca, pupù, non riesco a trovare la parola più adatta. Non sta ad indicare un cattivo gusto ma un' esclusività, una riserva speciale come per il brandy o il cognac, cosa c'è più di esclusivo che bere del caffè defecato? La mattina non vorrai mica berti dell'autentico caffè di miscela arabica? Permettetemi di dire dalle stelle alle stalle.

Qualche anno fà la nostra amica blogger super simpatica "Cialtrona", con la quale condivido la pericolosa passione dello 007 fotografico dei superstore di lusso e i mille accorgimenti  per non farci beccare, aveva fotografato e presentato il caffè ricavato dai chicchi di caffè della cacca di zibetto, il caffè più caro del mondo (a New York 748 dollari al kg). Fondamentalmente speravo che la moda del caffè defecato finissse lì, come notizia curiosa unica e irripetibile. 

Invece  no, ho appreso dal Telegraph, giornale inglese, che in Thailandia, qualcuno ha pensato, perchè invece dello zibetto non proviamo con un animale più grande? Lo zibetto è come uno scoiattolo, è veloce scappa, sarà ghiotto di chicci di caffè ma raccogliere il prezioso gioiello delle sue deiezioni non è cosi facile, poi uno zibetto è piccolo, quante bacche di caffè può mangiare?


Cosi qualcuno ha pensato ad un animale un po' più grande, come l'elefante, più mansueto ma sopratutto come dire è uno che mangia molto ma defeca tantissimo, sicuramente più di uno zibetto.
Tra le lussureggianti colline del nord della Thailandia, un branco di 20 elefanti espelle alcuni dei caffè più costosi al mondo, la preziosità nasce dal fatto che quando un elefante mangia caffè, la sua acidità di stomaco trasforma il gusto dall'amaro al dolce, questo secondo Blake Dinkin, inventore di questo metodo sulla cui idea ha investito 300.000 dollari.

Gli elefanti vengono alimentati con chicchi di caffè d'arabica, riso e frutta, si aspetta che l'elefante faccia i suoi bisognini (se è stitico è un casino), poi le mogli dei contadini (perchè le mogli?) raccolgono quella roba lì  e separano i chicchi dal resto, che poi puliti (spero) ed essicati, vengono mandati a Bangkok per essere tostati.
Cosi si può provare il caffè più dolce del mondo, Black Ivory blend il nome, volete provarlo? Il primo lotto di 700 kg è già stato esaurito tra Thailandia e Dubai,  lo si può provare in qualche resort esclusivo come Anantara Hotel , dove un caffè defecato d'elefante costa 50 dollari, te credo che il caffè rende nervosi!

Al di là delle facili battute in un mondo dove la povertà non è in crisi, è lecito spendere 50 dollari per bersi un caffè defecato dall'elefante, è cosi difficile aggiungere lo zucchero? Un pensiero va agli elefanti, non farà male tutto quel caffè ?

Ma la moda del caffè alla cacca oramai è un must in Asia, anche il Sud America in particolare il Brasile non vuole essere da meno, si narra che in Brasile nello stato di Espirito Santo, si stanno "attrezzando" se cosi si può dire, per utilizzare la cacca d' opossum e di un uccello denominato Jacus, particolarmente ghiotto di chicchi di caffè, adesso non si sa bene come raccolgono la cacca dell'uccello se con degli ombrelli o meno, ma ho capito perchè si dice che quando cade dal cielo porta fortuna.

Ringrazio eli per il suggerimento del video, avevo scelto Mina anche con "ma che bontà" ma la emi ne ha bloccato la condivisione


Ps: secondo quanto riporta il giornalista della rivista inglese e altre fonti più o meno credibili, conoscendo però i thailandesi, che in queste cose ci sguazzano per prendere in giro gli europei, rimango con il beneficio del dubbio ma sopratutto il desiderio di non verificarlo direttamente.

venerdì 11 gennaio 2013

Un nuovo vaccino contro HIV?

Ci sono due principali approcci per trovare una cura per Aids. Uno è quello di cercare la completa eradicazione del virus HIV dal corpo. L'altro, una cura funzionale che non eliminando il virus consente ad una persona di avere una vita normale.

Nello scorso anno nella conferenza mondiale a Washington, si è parlato molto di nuove molecole chiamate "bryologues" in studio presso Università di Stanford che potrebbe eliminare dall'organismo il virus dell'Aids, la ricerca è stata accolta con molto interesse dal Nobel 2008 Francoise Barre-Sinoussi.

La ricerca di un vaccino subì alcuni anni fa uno stop imbarazzante per la mancanza di risultati concreti, la prospettiva di un vaccino per l'Aids sembrava arenata, ma la ricerca medico scientifica non si è fermata, così sono arrivate delle buone notizie tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, che danno una nuova speranza all'idea di un vaccino per l'Aids, tanto che alcuni progetti sui vaccini sono passati  al test sull'uomo. Non siamo ancora vicino alla soluzione di un vaccino su larga scala ma forse mai come in anni precedenti si nutre un certo ottimismo.

Vaccino terapeutico e Vaccino preventivo
Il pubblico percepisce un vaccino come trattamento preventivo, come quelli contro l'influenza o tubercolosi. Tuttavia, nel caso di lenta insorgenza malattie come AIDS, è possibile che questo tipo di terapia può essere sia terapeutico (per quelle già infettato) sia preventivo (per coloro che non sono ancora) . Ricordate il famoso caso del vaccino contro la rabbia sviluppati da Louis Pasteur, che impedisce la comparsa dei sintomi, ma tratta anche, come aveva fatto con il piccolo Joseph Meister, di 9 anni, già infettato con il virus dopo essere stato morso da un cane rabbioso?

In Giappone, stanno sperimentando una nuovo pista che consiste nel rafforzare il sistema immunitario per aiutarlo a combattere meglio la malattia, alcuni ricercatori stanno concentrando il loro lavoro sui linfociti T, che hanno un'azione di difesa contro virus e tumori, ma hanno vita breve e spesso esauriscono le energie necessarie, gli scienziati dell' Università di Tokyo e del Riken Research Center stanno portando avanti tecniche per rigenerare, per dare nuova vita ai linfociti T per rendere il sistema immunitario più forte.

In Thailandia invece è in stato di studio un nuovo vaccino su 16000 persone in Thailandia, RV144 – ALVAC , purtroppo anche se positivo questa combinazione di vaccini si è dimostrata efficare solo per il 33% , un vaccino può considerarsi tale solo se riesca a garantire la non infezione nell'80-90% dei casi. Tuttavia lo studio è stato considerato positivo in quanto ha fornito delle nuove indicazioni di ricerca.

In Francia ed esattamente a Marsiglia, Un nuovo progetto di vaccino denominato "Proteina TAT - vaccino HIV" dovrebbe essere avviato nel Settembre del 2013, che coinvolge Università Aix Marseille e Ospedale della Concezione a Marsiglia.

In questi giorni arriva una notizia dalla Spagna, che da diversi anni sta percorrendo un progetto di ricerca di vaccino per AIDS, in un articolo pubblicato sul Science Translational Medicine un gruppo di medici  spagnoli della Clinica Ospedaliera di Barcellona, sono riusciti a sviluppare un "vaccino" che potrebbe riuscire a fermare l'evoluzione dell' HIV nell'organismo.

Oggi si calcola che il problema riguarda almeno 34 milioni di persone adulte, numero certificato ma sempre in difetto dal momento che il numero delle persone che sono sieropositive è di difficile calcolo in quanto almeno 1/4 sono le persone non sono a conoscenza della loro condizione di sieropositività.

La terapia antiretrovirale combinata (cART) ha migliorato notevolmente la sopravvivenza e la qualità della vita, ma il team di medici spagnoli ha creato un vaccino con cellule dentritiche che stimolano la la risposta delle cellule T. Sperimentato su 40 individui, che avevano temporaneamente sospeso la terapia antiretrovirale, il vaccino è stato in grado controllare la replicazione del virus con una riduzione massima della carica virale di oltre il 90% rispetto alla carica iniziale.

I medici sostengono che il "vaccino" potrebbe fornire una risposta simile ai farmaci antiretrovirali che impediscono le diverse fasi della replicazione dell' HIV.

Questa " vaccino" offre un importante passo avanti nella lotta contro l'AIDS, in quanto la terapia farmacologica provoca disagio per i pazienti a causa di possibili effetti tossici sul lungo periodo e inoltre cosa di non poco conto potrebbe costituire un costo economico inferiore.

Al momento il "vaccino" è in grado di garantire un anno, dopo di che i pazienti devono tornare alla terapia antiretrovirale con i farmaci , al momento di configura come una possibile alternativa alla terapia farmacologica almeno per un certo periodo.


Sintesi: la ricerca scientifica non si ferma sull' HIV e sull'AIDS ma nonostante qualche risultato incoraggiante siamo ancora lontani da un vaccino, attualmente i trattamenti attuali bloccano la replicazione del virus ma non permettono di eliminare HIV. Occorre ancora una volta ricordare l'importanza della prevenzione e del test HIV, in quanto c'è 1 persona su 4 che non sa di essere sieropositiva, attualmente le terapie hanno maggiore effetto quando più in anticipo si riesce a conoscere il proprio stato di salute.

Riferimenti: Felipe García, Nuria Climent, Alberto C. Guardo, Cristina Gil, Agathe León, Brigitte Autran, Jeffrey D. Lifson, Javier Martínez-Picado, Judit Dalmau, Bonaventura Clotet, Josep M. Gatell, Montserrat Plana, Teresa Gallart "A Dendritic Cell–Based Vaccine Elicits T Cell Responses Associated with Control of HIV-1 Replication" Scienze Translational Medicine

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Ps: prossimo post sara più allegro prometto, quest'anno se riesco farò un post sull'alimentazione e uno sulla salute che vi piacciono meno ma che forse potranno essere più utili.

martedì 8 gennaio 2013

Lavorare o mangiare da McDonald's?


Qualcuno di voi avrà visto questo video della nuova pubblicità di McDonald's, se non erro è la prima volta che McDonald's crea una comunicazione che possiamo dire istituzionale, in quanto non ha come  protagonista dello spot la qualità nutrizionale del loro menù, la presentazione di un nuovo panino o di una nuova offerta speciale.

Questa volta protagonista è il lavoro, l'azienda vuole dimostrare il suo peso economico nella società. Una delle più grandi preoccupazioni d'oggi è il lavoro, sia per i giovani che per i meno giovani e McDonald's si pone come possibile occasione d'occupazione, è la prima volta che Mcdonald punta su questo aspetto, come mai? Non ci vuole andare a lavorare nessuno?

Inutile negare che i fast food come Mcdonald's non hanno una buona opinione al'interno della società in generale, non per quello che si mangia, potrà sembrare strano ma ci sono altri aspetti che sono stati considerati non positivi, tanto che per esempio a Milano, il comune ha allontanato il ristorante McDonald's dalla Galleria di Vittorio Emanuele II e l'anno prima si è chiuso il locale in Piazza Cordusio.

Questo fatto ha destato molta polemica, personalmente non vedo perché mandare via Mcdonald's e  i bar con profumo di riciclo di danaro sporco invece no? Non intendo fare polemica su questo, anche se io non sono cliente di Mcdonald's, il tentativo di allontanare i fast food dal centro della città non mi sembra un idea molto brillante.

Di questa pubblicità comprendo la necessità di recuperare una sorta d'immagine positiva, un azienda in crescita di posti di lavoro in un periodo di crisi è un dato significativo al di là di come lo si vuole interpretare, anche se ho saputo che negli Usa il sindacato dei lavoratori dei fast food ha chiesto il doppio dello stipendio alle società di ristorazione, perché non basta avere un lavoro per la dignità questo deve essere anche retribuito in modo adeguato. 

Mi chiedo solo se le persone che lavorano da McDonald's sono quelle individuate dal filmato, lo studente universitario, la ragazza madre, extra comunitario, la donna manager rampante direttrice già a 27 anni, detto fra noi in un ristorante normale la metterei a sbucciare patate per la simpatia, ma sono questi che lavorano da McDonald's?
L'impressione che si ha dall'esterno è che i punti di ristorazione sono solo per lavoratori in transito, cioè persone in attesa di qualcosa di meglio? 

Un luogo di lavoro deve fare crescere le persone, ho un po' l'impressione che sia un esperienza che rimane invece isolata, si sta li un po' tappandosi il naso, mi chiedo se possono imparare qualcosa che può essergli utile in un lavoro futuro nel settore della ristorazione, ma magari mi sbaglio, non andandoci, non frequentandoli, mi sono perso magari qualcosa.

Non mi piace il termine crew adoperato nel video, che sta ad indicare chi fa parte di un progetto creativo nella lingua inglese, ma non sono un esperto di lingua inglese potrei anche sbagliarmi, altro dettaglio la stessa ragazza Sara prima è direttrice a 27 anni, poi si presenta come Sara dice di avere 23 manager a Bologna e di essere laureata in Economia (in pochi secondi ha perso 4 anni, beata lei!).

qui a 19" dice il fimato direttrice di ristorante a 27 anni
qui a 55" Sara, 23 anni ed è manager e laureata in economia
(non fate i pignoli sarà veggente oppure Sara ha 23 anni ma a 27 sarà direttrice, così le ha promesso il capo  e non ridete!! Avranno fatto un po' di confusione nel fare lo spot)

Intanto diciamo che se andiamo tutti a lavorare da Mcdonald's, chi ci va a mangiare? 

La fortuna vuole che il mondo è vario che tra scegliere se lavorare o mangiare da Mcdonald's, posso scegliere altrimenti, ma questa volta la comunicazione non so quanto rispecchi la realtà ma è una comunicazione più furba del solito che non ci fa parlare di quello che si mangia, in un epoca in cui le aziende cercano una propaganda alternativa Mcdonald's l'ha sicuramente trovata.

il link del filmato per quelli che non lo vedono:


sabato 5 gennaio 2013

I food trend 2013, cosa influenzerà le scelte dei consumatori?

L'altro giorno ho partecipato ad una conferenza sul rapporto tra Media e Alimentazione a Bellinzona, è un ragazzo è saltato su chiamandomi il guru dell'alimentazione, ho fatto un salto sulla sedia, mi sono visto per un attimo come un maestro degli hare krishna in processione con tutti gli adepti, un incubo, no non sono un guru, cerco solo di mettere ogni tanto della ragionevolezza e del buon senso in forma ironica nella comunicazione della cacofonia alimentare, tutto qui.

Elaborare i trend di mercato non è fare previsioni davanti a una sfera di cristallo ma è un analisi sull'evoluzione dei dati di consumo forniti dai centri di statistica ma elaborati dal mio occhio, come vedete è un lavoro meno creativo e più complesso di come si possa pensare, in questo lavoro bisogna sempre essere in anticipo, imparare a captare i gusto e le scelte dei consumatori che a volte sono razionali ma spesso totalmente irrazionali.

Come sarà il 2013? Quali sono i fattori e i trend che più influenzeranno la scelta, la spesa e il gusto dei consumatori nell'anno 2013?

1) Come cambiano le scelte del consumatore
Non sarà differente dal 2012 la crisi rallenta il processo d'innovazione nel settore alimentare, il quadro economico generale nei paesi occidentali non è esaltante, da alcuni anni la spesa alimentare della famiglie è in costante riduzione, se dal 1945 al 2006 la spesa alimentare generale è sempre aumentata, negli ultimi anni si è ridotta, secondo alcune fonti si è tornati al livello dei consumi degli anni '60, tra le cause principali la crisi economica generale e l'aumento dei prezzi delle materie prime (cereali, zucchero, cioccolato, frutta e verdura), generati sia dalla speculazione finanziaria che dai cambiamenti climatici  a causa del riscaldamento globale del pianeta terra.

Questa ha modificato il potere d'acquisto dei consumatori al supermercato, più patate, cipolle, mele, salsicce, carni bianche, prodotti surgelati e meno frutta esotica, gamberi, salmone, ostriche, champagne, vino. Una contrazione della spesa che da una parte spinge ad alimenti di base e dall'altra a qualche alimento che da un gusto in più per farci sentire speciali (più che comportamento schizzofrenico del consumatore lo chiamerei comportamento compensativo).

Ho notato un cambiamento anche nei blogs di cucina in quelli veri, non in quelli aziendali, dove si usano sempre meno ingredienti originali e costosi, sono scomparsi caviale, il tartufo a go go e la fava tonka (finalmente) a favore di polpette, polenta e purè. Un cambiamento da vedere in un aspetto positivo.


2) Sostenibilità e Spreco
C'è una vera e propria guerra sui dati dello spreco 8%, 10%, 20%, 30%, specialmente da quanto l'Unione Europea ha deciso di finanziare i programmi anti spreco, la sensazione che si ha è che più si aumenta l'enfasi e i dati sulle spreco più Unione Europea è disponibile a finanziare programmi speciali.

Noi blogger siamo fuori da queste logiche malsane editoriali, troviamo originale finanziare milioni di euro a chi deve insegnare ad alcune categorie come i pensionati a 500 euro al mese a centellinare le croste di formaggio per evitare la spreco, ma secondo voi è questo il target dello spreco? In famiglia facciamo di necessità virtù, individualmente  possiamo avere anche dei comportamenti virtuosi ma non basta.

Il lavoro più grande lo deve fare il settore alimentare i supermercati, ristoranti, mense, aziende, evitare lo spreco, non deve volere dire però mettere nel piatto del consumatore la spazzatura per intendersi, perchè nulla va sprecato.

In questo senso ci sono diverse iniziative in giro per il mondo, per esempio mentre ero in Germania ho visto la sera la panetterie dopo le 18,00 fare il 50% di sconto, cosi anche nei mercati di frutta e verdura, Si stanno diffondendo in America i "Ristoranti No choise " con menù già pronti senza scelta, in modo da evitare sprechi.

3) Snacking : salute e proteine
E' in forte aumento il consumo di snack dolci e salati. La motivazione è sopratutto psicologica ed è racchiusa nel bisogno temporaneo di piacere. Le aziende dichiarano di produrre snack più sani, anche se il concetto di snack sani ed equilibrato nei prodotti in vendita è difficile da condividere. Molte aziende hanno intuito il business legato al bisogni di piacere sia dolce che salato e cercano di convincere i consumatori  degli aspetti salutari degli snacks stimolando indirettamente il consumo d'alimenti fuori pasto.
Uno dei comportamenti considerati più a rischio Obesità è lo snacking il mangiare continuamente fuori orario.





4) La cultura delle Proteine
Rivalutazione del ruolo delle proteine nell'alimentazione, in realtà più ricerche hanno dimostrato che la nostra alimentazione è già molto ricca di proteine in particolare di proteine d'origine animale, ma sotto la spinta della Dieta Dunkan, arriveranno nei punti vendita tanti prodotti che faranno del contenuto di proteine lo slogan principale dallo yogurt agli snack, dal mio punta di vista consiglio di non eccedere nelle proteine perchè a lungo termine diete troppo ricche di proteine, sono poche equilibrate in nutrienti e possono dare nel lungo periodo più problemi di salute.

5) Surgelati e congelati a go go
Negli ultimi mesi altro settore in forte crescita è quello degli alimenti surgelati, perchè meglio di altre categorie di prodotti rispondono alle esigenze dei consumatori, in termine di facilità d'uso, porzioni e preparazione, dal pesce alle verdure ai cibi pronti dalla lasagne ai flan di verdura, è divenuto il settore preferito dai singles, un esempio sono i supermercati di solo congelati Picard rispondo alle esigenze di una moderna alimentazione.


6) Prima colazione e brunch due nuovi momenti di consumo
Le aziende già da qualche hanno hanno scelto il momento della prima colazione per la presentazione di prodotti innovativi, questa tendenza sarà ancora di più sviluppata nel 2013 sono previsti nuovi prodotti dagli yogurt ai cereali. Tutte proposte per una prima colazione molto ricca, che più che svegliare rischia di appesantire e addormentare, nel weekend si traduce nel brunch in quel modo di mangiare che vede unire prima colazione e pranzo.

A me non piace, io ho bisogno di dividere in due la mattina, posso passare dalle sette della mattina a mezzogiorno solo a mangiare? Certo se fate come mio figlio che la domenica mattina si sveglia alle undici dopo che ho usato casualmente il trapano in casa trenta minuti, che te ne fai della prima colazione? Sto pensando di cambiare strumento e passare al sassofono, non sopporto più il trapano!

In definitiva c'è la tendenza di una sorta di dayparty dove le persone mangiano tutto il giorno dal salato al dolce in particolare il sabato e la domenica.

7) Gusto affumicato mi piace
Uno dei sapori che stanno andando forte è quello del gusto affumicato, che non riguarda solo la pancetta, lo speck a il classico salmome o aringa, oltre ad una maggiore varietà di pesci affumicati, nuovi prodotti stanno andando forte come le patatine tipo chips affumicate, il sale affumicato dalle Hawaii, il formaggio, oliva di oliva aromatizzato affumicato, bevande, questa moda delle bevande è stata lanciata negli Usa dal Craft Bar di New York , leggete questo articolo sul New York Times

8) Cucinare con il tè
Revival anni '70 dove il tè veniva usato in cucina in mille ricette, siamo un po' tornati in quelli anni dal tè matcha all'Earl Grey, acqua del tè anche per cuocere i cibi, per marinare gli ingredienti, per aromatizzare la cottura al vapore, ho visto Martha Stewart adoperare il tè per fare i biscotti, menù a base di tè questa sempre essere la tendenza di cool

8) Sommaco o Sumac
Tra le spezie c'è ne è una che sta avendo un grande successo sia in America che in Europa, ma pochi che nonostante il sumac venga utilizzato nella cucina araba e asiatica, il sumac più prezioso viene coltivato e prodotto esattamente in Italia e in Sicilia e in particolare nelle provincie di Palermo e Trapani, dove è praticamente sconosciuto in cucina, è utilizzato per accompanre il kebab, ma anche il pesce, le salse di yogurt, le insalate, è un ingrediente essenziale per una versione di za'atar , un condimento possiamo dire con origano secco, sesamo e sumac molto utilizzato in Oriente.


9) I prodotti alimentari "senza", con meno qualcosa e molte altre in più
Una tendenza che avevamo riscontrato anche negli anni scorsi, i prodotti per allergici, cioè quei prodotti privi di allergeni causa d'intolleranza e allergia. Abbiamo iniziato con i prodotti senza glutine e senza lattosio, oggi l'offerta è più varia e generale cosi abbiamo i prodotti senza, dalle classiche dizioni sulle confetture senza zucchero alle senza solfiti aggiunti nel vino. Tutti devono specificare che sono senza qualcosa, tenete d'occhio la lista ingredienti per evitare facili sorprese, inoltre noterete che quel senza è accompagnato sempre da un prezzo molto più alto.

10) Prodotti alimentari e prevenzione della salute : Diabete, malattie cardiovascolari, colesterolo
I baby boomer hanno 50 anni, ci riferiamo a quella generazione nata tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60,  costituiscono nei paesi occidentali, il gruppo di popolazione numericamente più alto e più disposto a spendere, tanto che sono loro diventati il target preferito dei pubblicitari

Questo è anche il gruppo che sente di più l'importanza del rapporto alimentazione e salute, hanno maggiore coscienza dell'importanza delle scelte sia correlata all'importanza di rimanere intatto il patrimonio di salute.
Questa consapevolezza influenzerà le loro scelte alimentari  e le loro scelte al supermercato che si traduranno nell'acquisto di prodotti con meno zucchero e più basso indice glicemico, meno sale, meno grassi saturi.

In stallo invece tutti quei prodotti che non hanno ricevuto il consenso positivo dall' Efsa sui claims alimentari, ma il segmento di mercato dei prodotti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, del controllo del tasso di colesterolo e del controllo del diabete sono un segmento ancora inesplorato dalla grande industria.


11) Uomini in cucina 
La crisi economica ha colpito più i lavori maschili che femminili, cosi tanti uomini si sono ri trovati in casa, se nella coppia c'è un disoccupato al 65% questo è l'uomo, ed è lui che farà la spesa, pubblicitari attenzione si sta ribaltando la situazione dovete convincere l'uomo e non più la donna della bontà e genuità dei prodotti.


12) Iphone e smartphone rivoluzionano la comunicazione
Non c'è iphone che non ti fotografi un piatto al ristorante, grandi chef occhio all'errore, ma non serve solo a fotografare, per i phone arrivano anche le offerte della spesa, le diverse applicazioni aggiuntive in vendita, segnalano ricette, contenuto del profilo nutrizionale dei prodotti, questo sta cambiando il modo di conoscere e comunicare nel settore alimentare, da una parte si raggiunge direttamente il consumatore dall'altro può essere più informato e più difficile da confondere.



13) I prodotti del territorio
Continua il successo dei prodotti locali e dei prodotti del territorio, i mercati locali sono sempre più affollati e le bancarelle con i prodotti di produzione locale sono sempre più affollati degli altri, al di là del riconoscimento ufficiale di IGP o Dop, a cui il consumatore non è molto interessato, la richiesta e di un prodotto locale e di un prodotto di qualità, della certezza dell'origine meglio se vicina, cosa più controllabile e verificabile, se conosci chi produce qualcosa che mangi hai più fiducia. Anche le truffe non mancano a breve un post su un prodotto tipico ma di provenienza sempre più cinese.



14) Più verdure al ristorante avanza il movimento vegetariano, a casa stuzzichini e snack golosi
Se un italiano su dieci è vegetariano i ristoratori hanno compreso dell'importanza delle verdure nel menù, cosi vedremo sempre più verdure protagoniste nei menù dei ristoranti, dai classici piatti di verdure con la pasta ai secondi piatti di verdure cucinate in modo creativo, come anche le verdure nei dolci, ricordo una torta cioccolato e barbabietola che ho mangiato ultimamente a Lyone.

Una buona notizia, dopo lo scorso anno della giornata vegetariana in Belgio, oggi siamo passati alla nuova rivalutazione delle verdure dai chef dei ristoranti, una volta se chiedevi verdure al ristorante ti guardavano male.

A casa invece via alla fantasia di antipasti e stuzzichini, questo sembra indicare le vendite dei libri di cucina nel dicembre 2012, tanti e tanti libri sugli antipasti come interpretarla  se non come una voglia di mettersi in cucina  e fare qualcosa di gustoso e divertente, voglia di colore e di gusto.


15) Trasparenza etichette
Un argomento molto sentito dal consumatore ma poco dalle aziende, non mi riferisco solo ai profili nutrizionali spesso incompleti e imprecisi, mi rifersico sia alla lista ingredienti, all'origine di questi ingredienti, il consumatore desidera avere maggiori informazioni anche su chi fa il prodotto, come lo si ottiene, le fasi di lavorazione. 

Questa domanda non viene soddisfatta nella maggior parte dei casi, quando vado nei siti internet delle aziende mi viene da piangere per la totale mancanza d' informazioni, totale mancanza di creatività, a volte quando invece queste informazioni ci sono fanno ... piangere di più per la superficialità, in questo atteggimento si percepisce la poca sensibilità e il rispetto dell'azienda per i suoi clienti, un invito quest'anno ad etichette più trasparenti, chi le farà sono certo acquisterà un vantaggio rispetto ai concorrenti!

Tanti auguri di Buon Anno 2013

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