mercoledì 22 giugno 2016

Il caffè è cancerogeno?

Chiara M: Ho letto che il caffè non è cancerogeno, perchè prima lo era?
Simonetta V.: Tutti parlano del caffè  e del tumore ci puoi dare un tuo parere?

Non c'è una domanda di riserva? Ultimamente intervengo poco sui temi d'attualità, ho sempre un'idea differente, mi chiedo se faccio bene ad esprimerla oppure no.

Questo continuo martellamento mediatico su dare responsabilità a quello o quell'altro alimento per la formazione del cancro oppure a quello o quell'altro alimento per la protezione del cancro mi da noia, più che della ricerca scientifica mi sembra una guerra del marketing agroalimentare.

Quando si parla di cancro, non si può parlare di una sola malattia, mi rendo conto che è difficile capire che si tratta di diversi tipi di malattie che attaccano tessuti ed organi diversi, in tempi e modi differenti. Esistono alcune proprietà che caratterizzano tutti i tumori, ma questo solo in minima parte.

Il consenso maggiore a livello medico scientifico è che il cancro si forma per un' alterazione dei geni che regolano la proliferazione e la moltiplicazione delle cellule, può partire da una fragilità genetica. può essere dovuto a un fattore esterno, a cause ambientali, più facilmente a un insieme di tutte queste.

Individuare un rapporto causa ed effetto è sempre molto difficile, anche se l'esposizione a un certo tipo di sostanze è cosa nota e documentata.

Sull'alimentazione sappiamo che può incidere nel 20%, non è uguale in tutti i tipi di cancro, ma più che gli alimenti sono le sostanze come conservanti, tutti quei prodotti che allungano la vita degli alimenti, quei processi di raffinazione o di trasformazione degli alimenti che io mi aspetto delle novità in campo medico scientifico, più che dalle informazioni su questo o quell'alimento.

La vicenda del caffè ha avuto inizio quando sul giornale Lancet è stato pubblicato uno studio sul cancro all'esofago dove si sosteneva che le persone che bevono bevande superiori a 70° hanno una maggiore possibilità di sviluppare il cancro all'esofago.

La paura da parte delle aziende ha fatto il resto, tutte le aziende in particolare le aziende di caffè hanno avuto il timore d'essere coinvolte (quando si dice avere la coda di paglia), forse pochi sanno che tra i prodotti più venduti nei supermercato all'inizio del 2016 sono state proprio le capsule da caffè con incrementi superiori al 20% in pochi mesi, queste notizie in genere creano una flessione nelle vendite.



Il titolo dei giornali qual'è stato? Il caffè non fa venire il tumore

Vien da chiedersi perchè il Caffè no e la Camomilla si? (scherzo, io che nei mercatini di Natale bevo d'inverno Vin brulè sono spacciato)

Il caffè alcuni anni fa era stato sospettato di favorire il tumore, poi dopo diversi studi è stato riabilitato.

Il caso della studio in questione condotto in Cina, Iran, Turchia e paesi del Sud America, dove in genere si beve tè o il mate vengono serviti tradizionalmente caldi (intorno ai 70 ° C), sembra che questo aumenti il rischio di cancro all' esofago la temperatura di servizio non riguarda i paesi europei dove invece caffè e tè sono serviti a temperature intorno ai 60°, per cui possiamo stare tranquilli, sulla temperatura di servizio delle bevande calde.

Personalmente sono propenso a credere che non è solo la temperatura di servizio delle bevande che danneggia la mucosa dell'esofago ma il fatto dell'introduzione di bevande acide, che in più soggetti aumenta il rischio di provocare reflusso esofageo e quindi danneggiamento della mucosa dell'esofago.

Quali sono i fattori a rischio del Tumore all'Esofago?

Cogliamo l'occasione di parlare di tumore all'esofago, un tumore poco frequente nei paesi occidentali più frequente nei paesi come la Cina .

Il fattore più a rischio è l'alcool e il fumo per un buon 80% dei casi, ci sono i fattori genetici, i papillomi all'esofago, il reflusso esofageo, una diagnosi di esofago di Barrett, nella dieta invece abbiamo che un'alimentazione povera di frutta e verdura, carente di zinco e molibdeno sembra aumenti di più il rischio di tumore all'esofago.

Coloro che soffrono di reflusso esofageo sono tra le persone più a rischio cancro all'esofago, tanto che viene consigliato di ridurre sia l'alcool che il fumo, tra i principali fattori a rischio c'è anche il caffè per via del fatto che questo aumenta l'acidità e quindi gli episodi di reflusso esofageo.
Anche l'obesità è un fattore a rischio, per il fatto che le persone obese hanno maggiore rischio di reflusso esofageo.


Caffé per tutti?

Oggi abbiamo tanti studi che dimostrano i piccoli contributi che il caffè riesce a dare al nostro organismo, in particolare l'apporto d'antiossidanti, il caffè sembra che copre il 37% dell'apporto di polifenoli nella popolazione, più studi indicano che un consumo regolare di caffè senza zucchero aggiunto (3/4 tazze al giorno) riduce il rischio di Diabete di tipo 2, di  malattia di Parkinson, Cirrosi, Cancro all'Endometrio e alla Prostata.

Il problema è che spesso le persone non si rendono conto del numero di caffè che si bevono nell'arco della giornata, come esiste una tollerabilità individuale al caffè. 
Mi sento di fare una particolare raccomandazione in quei soggetti a rischio ipertensione, di non superare le tre tazze al giorno, una raccomandazione invece tutta per il sesso femminile, per le mie signore, la caffeina può facilitare la perdita di calcio, della diminuzione della massa ossea e quindi esporre a maggiore rischio osteoporosi, in tutti questi soggetti, che sanno di essere a rischio per patologia familiare e ambientale, è consigliabile ridurre la frequenza del consumo di caffè e preferire quando è possibile a seconda del vostro gusto il caffè decaffeinato.

In sintesi

Non era il caffè protagonista della studio ma le bevande calde che secondo alcuni ricercatori possono danneggiare la mucosa dell'esofago con temperature di servizio superiori a 70°, in Europa le temperature di servizio delle bevande sono intorno ai 60° per cui non dovrebbe essere alcun problema, tuttavia tra i fattori di rischio del tumore all'esofago c'è il reflusso esofageo e per tutti quei soggetti a rischio è sconsigliato, alcool, fumo e anche caffè, non perchè sia cancerogeno ma perchè potrebbe aumentare l'acidità e favorire il reflusso esofageo.


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lunedì 20 giugno 2016

Oikos di Danone, se non li convinci ......

Torniamo a parlare di Oikos di Danone, vi ricordate quello yogurt alla greca e non yogurt greco, il più caro dei yogurt colato al supermercato. L'ultimo post su Oikos non ha avuto un successo incredibile ma molto di più, tanto che in una settimana ha avuto più di 50.000 lettori, in genere io festeggio quando sono un centinaio, questo è un blog di pochi numeri per pochi amici.

Mi ha fatto molto sorpresa che la maggior parte dei lettori arrivavano dall'estero, tutti traducevano in più lingue il mio post utilizzando google user content, non ho scritto nulla d'importante cose banali che può scrivere anche un bambino.

Tuttavia devono avere dato molto fastidio in particolare a Danone che vuoi per casualità a un certo punto, il mio post su Oikos di Danone è sparito dal motore di ricerca di Google, digitando le parole del prodotto, prima il mio post era secondo dopo Danone, poi non risultava più in elenco tanto che venivano in elenco solo pagine in lingua straniera tra cui dal Canada ma non il mio post, dopo qualche rimostranza ora indicizza un mio post del 2013, ma non quello del 2016.

Va bene così amici miei di Google e amici miei di Danone, sarà stato casuale e non voluto, ma anche se non lo è stato, io non me la prendo per cosi poco, è il paragone tra Davide e Golia e io sono pure più piccolo (se nel mare sei un acciuga non ti puoi mangiare una balena).

Sta di fatto che l'impressione che l'inizio della presentazione del nuovo yogurt Oikos yogurt alla greca, sia stata inferiore alle aspettative, i stessi lettori mi hanno indicato che lo si trova già al 50% di sconto (uno che vuole essere top, non lancia un offerta al 50% dopo solo qualche giorno).

Non penso assolutamente che le mie modeste osservazioni  abbiano fatto modificare la pubblicità, però sta di fatto che hanno introdotto qualcosa di nuovo nello spot che prima non c'era, due nuovi concetti importanti ma che purtroppo proseguendo nella stessa linea della precedente comunicazione, rischiano di essere male interpretati e quindi voglio come dire dare una mano per evitare possibili fraintendimenti e cattive interpretazioni, in persone maligne e sospettose nei quali non mi riconosco.


"È tutto naturale"

Nello spot è comparsa questa nuova frase "è tutto naturale" desidero precisare che l'abuso del termine naturale nella pubblicità ha trasformato lo slogan è tutto naturale in una delle banalità più diffuse, tanto che mia zia che ha 85 anni, quando sente la frase è tutto naturale, inizia ad avanzare qualche sospetto.

Per quanto mi riguarda naturale è l'Ortica che cresce spontanea sui sentieri, è naturale la Borragine che cresce spontanea ai lati del mio orto, è naturale il Tarassaco che raccolgo nei prati "selvaggi", è naturale la mela che raccolgo dall'albero ma come fa ad essere tutto naturale uno yogurt colato, amici miei di Danone?

Mi spingo oltre può essere naturale il latte, non è vero perchè lo produce la mucca, non è che lo yogurt colato ti scende quando mungi una mucca greca, amici miei di Danone!

Dire che è tutto naturale non è fare un favore questo prodotto, stiamo parlando di uno yogurt alla greca, uno yogurt colato che si ottiene con una lavorazione particolare il cui l'uomo conta non molto ma moltissimo, non va messo in secondo piano.

L'intervento dell'uomo è quello che ha permesso di modificare il latte, l'introduzione dei lactoballici per farlo diventare yogurt, la lavorazione per renderlo compatto, lo fate senza grassi ma è cremoso, mettete le mucche su tapis roulant tutto il giorno per fargli fare il latte con lo 0% dei grassi? Tutto naturale!

Dire che è tutto naturale è come negare l'intervento dell'uomo, io sarei contento che qualcuno mi dicesse il mio è uno yogurt artificiale, perché fatto dall'uomo grazie alle sue conoscenze e alla sua esperienza, dire che è tutto naturale e non riconoscere questo lavoro e questo sapere, a meno che non vogliate dire qualcos'altro di cui non ho idea e che sapete solo voi.


"Oikos unico yogurt con il fiore"

Ho chiesto a un mio amico italiano dell'Alto Adige, un italiano un po'di confine, è di Tanirz / Lajon che produce yogurt biologico di latte di capra e dessert di latte di Capra, cosa vuole dire fiore? Lui mi dice unica cosa che mi viene in mente che potrebbe forse in italiano dire a volte si dice fiore quando affiora il siero, ma dubito possa esser un punto di forza della pubblicità.

Penso anche io, non possono dire una cosa cosi perché quando io faccio lo yogurt a casa e affiora il siero vuole dire che ho sbagliato qualcosa  nel procedimento (va bene qualche volta sbaglio anche a fare yogurt a casa, mica solo il Pan di Spagna, a voi viene sempre tutto perfetto? ).

Lo yogurt Oikos è un prodotto industriale, controllato, poi ho visto in tv che intendono una specie d'immagine di fiore, nulla a che fare con la lavorazione o con il siero, in genere lo yogurt scende da dei buchi quando lo si confeziona a livello industriale, questo non è stato livellato e sembra un fiore, con molta immaginazione da parte di chi l'osserva, ma che vantaggio è?


Secondo il mio modesto parere, amici miei di Danone, l'avete capita solo voi, questo per giustificare il prezzo più alto dello yogurt colato alla greca e non greco, non è solo debole ma anche un po' come dire povero, senza sale, minimo, senza alcuno sforzo, tenendo conto che spendete milioni di euro in comunicazione, fateveli rimborsare!

Scusate ma amici miei di Danone a chi l'avete chiesta la consulenza? Alla Nestlè, alla Yomo, alla Fage, sicuramente solo un altro concorrente può avervi dato dei consigli cosi.

La mia idea personale è che si sia affidato questo lavoro a persone più che non essere competenti, non conoscono il prodotto, non sanno cosa cosa è uno yogurt colato e quindi si arrampicano sugli specchi nel cercare di motivare qualcosa che non hanno idea che cosa sia, azienda Francese, lo yogurt non è fatto in Grecia, immagini di Santorini del villaggio di Oia dove non si è mai vista una mucca, figuratevi fare uno yogurt, (non vorrei dire ma Oia è il paese degli asini) fantasia e creatività si ma sempre più si avverte la sensazione che sicuramente è sbagliata ma è quello che si percepisce "se non li convinci .... confondili".

Attenzione amici miei di Danone, la comunicazione non verbale sovrasta quella verbale, si avverte un senso di grossolaneità che rischia di trasferirsi anche al prodotto che rimanda un immagine cosi e cosi ma contenti voi, va bene cosi anche a me, bravi ! Saranno certo più contenti i concorrenti.


Quello che manca a cui non avete risposto amici miei di Danone è perchè devo comprare lo yogurt Oikos alla greca più caro? Cosa hai in più rispetto ai concorrenti? E' tutto naturale, perchè gli altri non lo sono? Come mai diteci? Devo spendere di più perchè ha il fiore? Potevate trovare qualcosa di più intelligente, non dico di attinente alla qualità del prodotto ma almeno di più furbo! Perchè io devo spendere 9,94 euro al kg. rispetto al prezzo inferiore di altro yogurt? Secondo me amici miei di Danone è un po di mattine che via alzate con la testa un po' confusa .

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lunedì 13 giugno 2016

Le fibre alimentari quali, quando e perchè?

Monica V, Tavazzano (Mi):  diverse volte indica di mangiare più fibre, posso sapere la ragione?

Si, certo, non mi ricordo quando l'ho detto o scritto e in che contesto ma mi spiego meglio.

Nel corso degli anni diversi studi epidemiologici sulla popolazione hanno messo in evidenza che nel corso degli anni è diminuito l'apporto di fibre, come anche l'apporto di alcune vitamine e sali minerali, perchè sono cambiate le abitudini alimentari, sono cambiate le modalità di consumo dei pasti, della loro quantità e qualità. Si consumano sempre più cibi più raffinati, trasformati già pronti e dalle tavole poco per volta sono scomparse le porzioni di legumi, frutta e verdura.


Cambiamenti che sembrano impercettibili ma che di fatto hanno modificato le condizioni di salute, i cui effetti non positivi, non si sono percepiti nell'immediato ma in anni più recenti, in parte grazie alla ricerca scientifica e in parte ad una maggiore cultura e consapevolezza tra alimentazione e salute.

Si tende in genere a consigliare di mangiare più fibre, per raggiungere l'apporto giornaliero consigliato, dal momento che molti faticano a raggiungerlo.

Anche l'industria ha recepito questa esigenze e di fatto trovate sempre più spesso al supermercato prodotti con più fibra, attenzione però perchè spesso il concetto di più fibra è abbinato a prodotti ricchi di zuccheri e grassi.


Potrà sembrare strano ma nonostante si faccia un gran parlare di vegetariani, questi sono meno del 10% della popolazione generale, vuole dire che il 90% non lo è, come più del 50% della popolazione non riesce ad assumere le cinque porzioni di frutta e verdura, 1/3 dei bambini in Europa è obeso, questi dati ci indicano che un alimentazione equilibrata per molti gruppi di persone è difficile da raggiungere.

Negli ultimi mesi la ricerca scientifica si è concentrata molto sulla salute dell''intestino, sui concetti di microbiota e microbioma, sull'importanza di avere una flora intestinale diversificata e quindi equilibrata per la prevenzione e la gestione di alcune patologie.

La mia responsabilità o colpa che dire si voglia, è quella di parlare sempre troppo in generale, se è vero che mangiare le fibre è essenziale per un buon funzionamento dell'intestino, le fibre non hanno lo stesso effetto su tutte le persone assistite allo stesso modo, variano da una persona assistita all'altra, le fibre devono integrarsi con un alimentazione equilibrata e rispondere alle esigenze fisiologiche di ciascuno, che sono essere diverse pertanto possono richiedere in alcuni casi una consulenza personalizzata.


Ci sono persone che devono ridurre il loro apporto alimentare in fibre, ci sono persone che devono assumere dei complementi in fibre, altre devono privilegiare le fibre solubili altre che devono privilegiare quelle insolubili.

Questo blog non può dare consigli personalizzati perché non possiamo essere in grado di conoscere la salute di ogni persona che viene a leggere queste pagine.

Quella che però posso dire è che più l'apporto di fibre è diversificato maggiore saranno gli effetti benefici sulla diversità della flora intestinale, sulla digestione e di conseguenza sulla salute.
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Molti medici di base mi hanno riferito che la maggior parte dei problemi che le persone assistite si rivolgono al medico è la costipazione, la difficoltà di avere un regolare transito intestinale, il 90% delle persone assistite non avrebbero alcun bisogno di farmaci se fossero in grado d'avere un alimentazione varia ed equilibrata.

In questi casi sovente si consiglia d'aumentare la quantità di alimenti ricchi di fibra (più di fibre insolubili che solubili), ma attenzione quest'aumento deve essere progressivo, perché all'interno del nostro corpo c'è un rapporto d'equilibrio tra le funzioni dell'intestino e le cellule della flora intestinale che permettono di digerire al meglio gli alimenti, un cambiamento veloce o brutale non permette alla flora intestinale d'avere il tempo d'adattarsi.

Se la flora intestinale non ha il tempo d'adattarsi il problema potrebbe peggiorare invece di migliorare.


Ci sono alimenti ricchi di fibra che possono favorire la moltiplicazioni da alcuni tipi di germi , favorendo processi di fermentazione che tendono a produrre aria o gas, cosi alcuni degli alimenti che tendono a fermentare vengono ridotti anzi vengono eliminati della persone assistite nella loro alimentazione, perché non si trovano a loro agio, una strategia che può rilevarsi controproducente per la salute.

Lo stesso avviene per tutte quelle diete senza qualcosa, che tendono a escludere quello o quell'altro alimento, con il tempo scompaiono gli enzimi prodotti dalla flora intestinale capaci di degradare un certo tipo d'alimenti,  cosi quanto ci ritroveremo lo stesso alimento nel piatto in un nuova occasione, darà maggiori problemi, quindi le persone che hanno diete selettive che si privano d'alcuni gruppi d'alimenti avranno una flora intestinale più debole.

Un disequilibrio della flora intestinale è sempre presente in tutti i casi di problemi digestivi e problemi intestinali.

Pertanto come sempre la migliore soluzione è la varietà della dieta, un alimentazione varia favorisce una flora intestinale diversificata e più ricca, capace di rispondere al meglio alle esigenze di salute.


Quali effetti dell'apporto di fibre nell'alimentazione? Sono veri o sono presunti ?

La fibre si dividono in solubili (pectina, guar presenti nei legumi, avena, mais, frutta) e fibre insolubili (cellulosa, emicellulosa, lignina) presenti per lo più nei vegetali, verdure, buccia di frutta, farine, ad avere il più basso contenuto di fibre sono il pane bianco, le patate, il riso raffinato mentre il più alto contenuto di fibre sono ortaggi e legumi secchi, questo per farvi capire perché oggi si dice che c'è una minore assunzione perchè si consumano più cibi a basso contenuto di fibre.

Perchè l'assunzione di fibre è collegata ad alcune patologie? Secondo alcuni ricercatori  la fibra avrebbe la funzione di formare un gel  nell'intestino che rallenta l'assorbimento del colesterolo e dei zuccheri semplici, per questa ragione si consiglia nei soggetti a rischio di iperlosterolemia, iperlidemia, ipertriglieremia, di controllare l'assunzione di fibre nel corso della giornata che in media è di 30g per soggetto adulto.

Al contrario ricordate che invece una dieta troppo ricca di fibre può portare a un deficit di ferro e calcio.


A cogliere l'attenzione dei consigli nutrizionali sull'intake di fibre sono in particolare le malattie cardiovascolari, soggetti a rischio di diabete, altri studi hanno hanno messo in evidenza che un adeguato apporto di fibre nell'alimentazione è meno collegato alla possibilità di sviluppare il cancro al colon.

I studi alimentari sono sempre difficili da valutare perché è difficile isolare l'effetto di un solo alimento o di un gruppo d'alimenti da tutto il resto e da tutte le varianti possibili stili di vita, movimento fisico, ambiente.

Sono tanti forse troppi i fattori che che vengono messi in gioco, solo se si riesce a trovare un campione di popolazione omogeneo si possono avere risultati più certi, bisogna trovare soggetti con un alimentazione simile, stile di vita simile, contesto ambientale e sociale simile, dal mio punto di vista anche se in alcuni casi possono essere di grande aiuto, possono fornire un momento di riflessione, alcuni studi meriterebbero un maggiore approfondimento per risultati più che certi direi probabili.


Spesso si sente dire dire che un alimentazione ricca di fibre aiuta a perdere peso perché velocizza il transito intestinale e fa assimilare poco alcune sostanze alimentari, anche queste affermazioni necessiterebbero di un maggiore approfondimento, non sono proprio certo che sia una buona soluzione (mi dispiace alla mia età, nonostante l'esperienza ho più dubbi che certezze).

Teniamo sempre conto che l'obesità è una patologia in parte genetica e in parte dovuta a comportamenti alimentari non corretti, sarà un caso ma spesso chi non raggiunge le 5 porzioni di frutta e verdura è sovrappeso o obeso, ma più dell'apporto di fibre può dipendere anche da altri alimenti come eccesso di alimenti ricchi di zucchero, grassi e sale nello stesso tempo come non prendere in considerazione lo stile di vita e il movimento fisico, semplicemente l'obesità è una patologia più complessa di quello che sembra e non si può ridurla solo a un problema di fibre.

Quello che sono certo d'affermare e che le fibre sono indispensabili per un regolare transito intestinale, per evitare problemi di costipazione, emorroidi, un adeguato apporto di fibre può aiutare a prevenire la ricorrenza di formazione di calcoli biliari. Che l'apporto in fibre deve essere limitato in coloro che soffrono di patologie dell'intestino, in particolare un eccesso di fibre può essere non positivo in coloro che soffrono di colon irritabile o morbo di Chron.

Come mangiare per avere un intake di fibra adeguato?
Non c'è bisogno d'impazzire sulla quantità di fibre sono sufficienti le 5 porzioni di frutta e verdura, integrati anche con fibre che arrivano da altri alimenti come pasta e pane da cereali completi  cioè quello che noi oggi chiamiamo integrale, per i miei amici del senza glutine ricordo che il riso integrale è un ottima alternativa come anche l'avena e i falsi cereali come quinoa e grano saraceno, ma anche le piccole percentuali in noci, arachidi, castagne, mandorle, tutto può servire per avere un adeguato apporto di fibre.

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